Ancora un suicidio tra le forze dell'ordine, Allotta: "Ora basta! Non servono più parole ma fatti"

Nel pomeriggio di ieri a Forlì un giovane poliziotto di 28 anni, in servizio alla  locale questura, si è sparato un colpo alla testa con la pistola d’ordinanza. Non promette bene il 2023, sono trascorsi appena 46 giorni e nella Polizia di Stato si sono verificati già 3 eventi suicidari il terzo un tentato suicidio. Nell’anno 2022 si sono suicidati 21 poliziotti, più 3 tentativi di suicidio.

"Ora basta, non vogliamo parole di circostanze od altro, vogliamo che la sofferenza lavorativa dei poliziotti venga affrontata con serietà e concretezza. Non vogliamo più sentire queste notizie, non vogliamo più vedere i nostri amici\colleghi spararsi in testa. Il malessere è assai diffuso più di quanto può essere percettibile. È una notizia inquietante, che sconvolge tutti noi" ha commentato Ettore Allotta, segretario generale provinciale del PNFD della polizia di stato, ricordando come quello dei poliziotti suicidi sia un dramma che va avanti da tempo senza segnali di attenzione da parte del Ministero dell’Interno.

"A tutt’oggi, il “virus suicida” non arresta la corsa, e miete sempre più vittime. Giova evidenziare – hanno proseguito Allotta - che nel trascorso mese di gennaio l’Ufficio Rapporti Sindacali Dipartimento di P.S. (Roma), a mezzo circolare ministeriale trasmessa alle organizzazioni sindacali della Polizia di Stato dava informazione di future nuove assegnazione di psicologi presso le locali questure con il fine di aumentare l’organico per meglio prevenire e gestire qualsiasi situazione di disagio riguardante il personale della Polizia di Stato. Ad oggi non si hanno ulteriori notizie. Forse per saperne di più - ha rimarcato Allotta - bisogna rivolgerci a “chi l’ha visto”?"

"Infine, vorrei rammentare ai padroni del “vapore” che la scrivente organizzazione sindacale più volte ha sollecitato i vertici del Ministero dell’Interno sulla necessità di rivedere l’attuale strategia di contrasto per la prevenzione e gestione delle situazioni di disagio per il personale della Polizia di Stato che non ha raggiunto l’effetto sperato. Il cosiddetto tavolo per la prevenzione e gestione delle situazioni di disagio per il personale della Polizia di Stato si è dimostrato del tutto inefficace per tanto si chiede la soppressione  anche in considerazione che tale apparato ha dei costi per l’erario. Allotta- lancia  un accorato appello al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi finalizzato a debellare la Piaga suicidi nella Polizia di Stato". 

"Non è più rinviabile - conclude  Allotta -  l’istituzione di un pool di psicologi a stretto contatto con gli operatori di Polizia in tutti gli uffici e/o posti di lavoro, in modo tale da intervenire per tempo su qualsiasi situazione sospetta che l’appartenente alla Polizia di Stato stesse vivendo, assicurando allo stesso modo il necessario supporto al fine di evitare il verificarsi di qualsiasi atto drammatico".

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