di FILIPPO COPPOLETTA
Emozionato, sorridente, pronto tanto davanti i microfoni quanto tra i pali. Per la prima volta, Andrea Sala, si sottopone alle domande e curiosità dei giornalisti. Il secondo portiere del Catanzaro, da qualche giornata, ha trovato ampio spazio nell'area piccola, sostituendo quell'incredibile saracinesca che porta il nome di Fulignati e dando dimostrazione delle grandi qualità di cui nessuno mai aveva dubitato.
Sala, parlando del suo arrivo a Catanzaro, ha messo in chiaro come fosse consapevole che il suo ruolo in squadra non sarebbe stato da titolare, ma il Catanzaro era alla ricerca di un portiere che, oltre alla qualità in campo, sapesse fare spogliatoio. "Ora che ho la possibilità di giocare mi sto divertendo" ha detto Sala che ha comunque ammesso quanto difficile sia stare sempre in panchina, una difficoltà che è stata però lenita dal rapporto di amicizia e stima con "Fuli", così come con i più giovani Vincenzo Grimaldi e Alfonso Rizzuto.
È stato proprio il senso di lealtà, di stima e di cooperazione a mantenere un clima di armonia anche nel gruppo portieri, "un ruolo difficile da ricoprire giocando in questa piazza e con l'obiettivo che ci eravamo prefissati, è stato giusto unirci e aiutarci anche nelle complicanze: credo sia stata la cosa più bella che abbiamo portato a termine" ha evidenziato Sala.
Tornando all'incontro di ieri al Ceravolo tra Catanzaro e Foggia (finita 2-1), nulla ha potuto Sala sull'eurogoal subito ieri dal foggiano Bjarkason. "Sono molto autocritico - ha detto l'estremo difensore giallorosso - vorrò rivederlo e analizzarlo ma, alle volte, bisogna mettere in conto anche la bravura dell'avversario".
Pensando al suo futuro, Sala non si sbilancia nonostante contrattualmente sia ancora del Catanzaro. "Ogni valutazione spetterà alla società, qui mi sono trovato molto bene ma ora non è il tempo di pensare a questo. Tra poco andremo in vacanza, poi ricominciamo perché ci attende un campionato molto pesante in B" conclude.
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