"Anima Marina", il volume fotografico di Gianluca Bellacoscia: 200 scatti dal quartiere Lido

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images "Anima Marina", il volume fotografico di Gianluca Bellacoscia: 200 scatti dal quartiere Lido

  03 gennaio 2024 14:52

di LUIGI GUZZO

Tra le pubblicazioni del 2023, che hanno riguardato Catanzaro, merita di essere ricordata “Anima Marina”, un racconto fotografico di Gianluca Bellacoscia.

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Il volume, che raccoglie oltre duecento scatti, racconta la gente e i luoghi di quella parte di città che affaccia sul mare. L’intento dell’autore, ben riuscito, è stato quello di pubblicare un libro che non fosse esclusivamente fotografico.

Il libro “Anima Marina” è composto, infatti, da ben quindici capitoli: La città vivente - La scena - Lungomare e dintorni - Carpe diem - Barche - Tempus fugit - Palpiti di vita - Il magnetismo del mare - Con gli occhi del mare - La lupa e lo scirocco - Il volto di Poseidone - Il giorno dopo - Il mare di Santa Rita - La Regina del mare - Gentes, che conducono il lettore nei luoghi del quartiere marino di Catanzaro e nella vita che in esso si svolge.

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Il mare di Lido protagonista del racconto

Bellacoscia scrive: “Ma il mare è anche forza selvaggia, ad un tempo distruttrice e generatrice. [….]Non credo che il lungomare catanzarese demarchi i quattro chilometri più belli d’Italia, ma per chi, come me, lo ha assiduamente frequentato rappresenta, così come succede alle mamme per i loro figli, qualcosa del genere.[….]  Che fascino, le barche. Soprattutto quelle di legno. Con scalmi, remi e un nome di donna verniciato a prua, scelto per omaggiare mamme, mogli e figlie, oppure per ingraziarsi sante e madonne. […] Il mare è gioia fanciullesca: il bagnante, a prescindere dalla sua età anagrafica, è un Peter Pan in costume, soprattutto se c’è un Super Santos che gli rimbalza vicino. […] Le mareggiate offrono uno spettacolo terribile e ipnotico. […] Se il tridente di Poseidone scatena le tempeste, l’azzurro mantello della Madonna di Porto Salvo le placa, perché la Madre che porta in braccio il suo Bambino è la vera Signora del Mare.”

L’autore descrive la fotografia come “un orologio con le lancette puntate all’indietro”, chiedendosi se possa essere fotografata l’anima di una città, e affermando che “quella del quartiere di Marina pare abbia le sembianze del mare increspato dal vento e trovi il suo tempio nel lungomare”

Il volume di Bellacoscia, non può mancare nella libreria di chi ama arricchire la propria “anima” attraverso la lettura. Un libro che fa riflettere sulla precarietà e la bellezza della vita, facendo sognare il lettore. Durante la lettura sembra di essere trascinati e cullati dalle onde del mare, indiscusso protagonista di “Anima Marina”.

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