di VINCENZO SPEZIALI
È un dolore che si rinnova anno dopo anno e per me in modo particolare, poiché ricordo l'affetto, l'amicizia e la vicinanza, di mio nonno e del Presidente, sia nella vita privata che al Partito, al Governo, come in Parlamento. Poi per me, che continuo ad avere rapporti personali con la figlia ed amica, Senatrice Maria Fida Moro, è una cosa ancora più struggente: Moro, sempre Moro, solo Moro, c'è e continua ad esserci per tutto, per chiunque, essendo stato e rimanendo, l'unico e il migliore.
Oggi, in questa ricorrenza del 16 Marzo, ovvero da quando ebbe inizio il suo martirio, ci inchiniamo con commozione infinita, per l'ennesima volta, rispetto al sacrificio della sua scorta, la quale tentò di proteggerlo a sprezzo del pericolo e sacrificando la vita, in modo encomiastico. Vennero definiti, questi servitori delle istituzioni, attraverso il delirante comunicato dei crudeli, cruenti, ed incoscenti comunisti (cioè le BR), 'teste di cuoio'. Essi, invece, rappresentavano, con umanità, le vestigia dello Stato e lo fecero dignitosamente, sino in fondo. Fino all'ultimo.
I democristiani italiani, ovvero noi tutti che stiamo tentando un ricongiungimento sotto le insegne dello scudocrociato, un tempo della DC e che oggi è rappresentato dall'amico Lorenzo Cesa, rinnovano anche per mio modesto tramite, il loro impegno indefesso, alfine di far riconoscere il giusto status di vittima del terrorismo, al suo (triste) simbolo, per eccellenza, il quale incredibilmente, ancora non si è visto definito come tale, ovvero il Presidente Aldo Moro, cioè il nostro Presidente, che tale rimarrà. Per sempre!
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