Martedì 2 aprile, alle ore 17,45, all’Antico Mulino delle Fate di Lamezia Terme (Nicastro) si svolgerà il quinto evento della rassegna “La Calabria è un destino. Restare, tornare, approdare”, il format che vuole sfatare lo stereotipo di una Calabria da abbandonare perché “non c’è nulla”. Ospite dell’iniziativa il cantautore di Petilia Policastro Santino Cardamone che ha spopolato in TV, su YouTube e sui social per le sue esibizioni alla trasmissione “Viva RAI 2” di Fiorello. Santino Cardamone – che, per l’occasione, sarà accompagnato dalla fidanzata, cantautrice anche lei, Eleonora Anania, che è proprio di Lamezia Terme – racconterà, intervistato dallo scrittore Francesco Bevilacqua, la sua esperienza di artista calabrese che, senza nascondere la sua “calabresità” ma anzi giocandoci sopra, ha attirato l’attenzione di tanti, prima a quella fucina di talenti sconosciuti che è “X Factor” e poi “Viva RAI 2”.
Le esibizioni “scanzonate” di Santino, le sue “schitarrate”, il suo mischiare generi musicali più disparati interpolandoli con elementi tradizionali del Sud Italia, i suoi virtuosismi sulla chitarra, le sue interpretazioni delle più belle canzoni di grandi cantautori come Domenico Modugno, Lucio Dalla o Fabrizio De Andrè, le sue esibizioni in coppia con la bravissima Eleonora Anania (per la coppia, Fiorello ha coniato il nome di “Cardanania”), la sua sincera autoironia, la semplicità disarmante lo rendono uno dei più “simpatici” cantautori del momento. Ma Santino rimane con i piedi per terra e ci tiene a dire che la strada da fare per lui è ancora tanta e realizzare il suo sogno artistico non sarà facile. Intanto, però, la sera del 2 aprile potremo sentire direttamente dalla sua voce come abbia puntato proprio su quella “calabresità” che solitamente, chi vuole affermarsi, tenta di nascondere.
E soprattutto sapremo come e perché i suoi seguitissimi video sui social abbiano quasi sempre ambientazione calabrese e mostrino il suo paese, tanti luoghi della Calabria e soprattutto la sua famiglia e momenti di semplice convivialità. Insomma, cercheremo di scoprire perché sentirsi calabresi e non nasconderlo può essere una mossa vincente. E Santino ed Eleonora si esibiranno anche interpretando per il pubblico dell’Antico Mulino alcune canzoni.
Ricordiamo che le precedenti puntate della rassegna curata da Francesco Bevilacqua nell’ambito del Festival delle Erranze e della Filoxenia hanno avuto come ospiti: Ginevra dell’Orso, arredatrice di interni che da Milano, stanca di vivere in una grande città, si è trasferita, armi e bagagli, nel paese vecchio di Isca sullo Ionio; Franco Fazio, un ex operaio forestale che si ha lasciato il “posto fisso” e, dal nulla ha creato Allasia Plant a Soveria Mannelli, un vivaio forestale che fa germogliare e crescere alberi calabresi e li vende in tutt’Europa; Selene Rocco, colei che ha inventato il Parco della Lavanda a Campotenese di Morano, ai piedi del Pollino e crea prodotti dal distillato della lavanda; La Fattoria della Piana, di Candidoni, una cooperativa agro-zootecnica con seicento mucche, completamente autosufficiente, anche sul piano energetico, che esporta in tutt’Italia formaggi e salumi.
L’Antico Mulino delle Fate si raggiunge dalla strada alle spalle del Castello Normanno-Svevo di Lamezia Terme (Nicastro), in appena 5 minuti di cammino, attraversando il rione Niola e risalendo la valletta del Torrente Canne.
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