di TERESA ALOI
E' la legge dell'amore, quella della pietà, quella dell'amore fraterno che prevale su tutto. Sulla stoltezza, sul "cieco" rigore. "Antigone" - andato in scena al Complesso monumentale del San Giovanni, nell'ambito della rassegna "Graecalis, il vento della parola antica" per la regia e costumi di Aldo Conforto e riduzione di Luigi La Rosa - è stata la rappresentazione del contrasto tra le leggi del cuore e quelle del comando.
Il Teatro di Calabria "Aroldo Tieri" ha vinto la sfida ancora una volta. La giovane Antigone (Mariarita Albanese), incarnazione della disobbedienza e di una quite ribellione, è la pietà personificata. E' lei che apre la scena con il Nunzio (Salvatore Venuto). Sullo sfondo le luci dell'alba illuminano la città di Tebe. Figlia delle nozze incestuose tra Edipo e Giocasta , si aggira all'esterno della reggia in preda al tormento. I suoi fratelli Eteocle e Polinice si sono uccisi per la lotta del trono di Tebe e solo Creonte (Paolo Formoso) potrà decidere se rendere i giusti onori ai due corpi. Eteocle, che ha lottato per la difesa della città, li avrà. Non così per Polinice "il traditore". Ma lei, Antigone sfiderà le leggi del comando e per questo sarà condannata . A nulla varranno le suppliche di Emone (Bunty Andrea Giudice, figlio di Creone e promesso sposo di Antigone, quelle dei cittadini di Tebe (Alessandra Macchionni, Marta Parise, Annamaria Corea, Antonella Rotundo) e le profezie di Tiresia (Aldo Conforto). Perché, alla fine, la disgrazia colpirà la famiglia di Creonte che verrà punito per il suo cieco rigore e la sua stoltezza.
Cuore e ragione. Forza e passione. Leggi della ragione e pietà umana. E se per un attimo tornassimo ai nostri tempi lasciando Sofocle ai suoi? Verrebbe in mente un nome tra tutti: Carola Rackete, il capitano della nave Sea Watch 3 che il 26 giugno scorso ha deciso di sfidare le regole imposte dal decreto sicurezza-bis e dal ministro Matteo Salvini, entrando in acque territoriali italiane vicino a Lampedusa per tentare di far sbarcare i 42 migranti che porta a bordo. Lei, proprio come Antigone.
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