di ANTONELLO TALERICO*
I responsabili dell’Istituto salesiano non hanno agito correttamente ed è per questo motivo che saremo pronti anche ad agire dinnanzi al Tribunale, laddove fosse necessario per formulare richiesta di risarcimento del danno arrecato a tutti quegli studenti che saranno costretti ad interrompere il proprio ciclo di studi, trasferirsi ad altro Istituto e rivoluzionare metodo e ambiente scolastico con tutti gli inevitabili disagi.
Difatti, i gestori dell’Istituto nel mentre tacevano nel corso dei mesi le difficoltà economiche della struttura, avevano già deciso di sospendere/cessare ogni attività avendo trasmesso qualche settimana fa all’Ufficio Scolastico Regionale la comunicazione di cessazione/sospensione delle attività formative e didattiche, senza alcun preavviso ai genitori interessati e rendendolo pubblico solo qualche giorno fa e, solo quando oramai il tempo a disposizione per sanare debiti e malagestio era davvero esiguo. L’Ispettore dell’Istituto salesiano si è limitato a riferire del mancato bilanciamento tra entrate ed uscite e, quindi l’impossibilità nel proseguire con l’attività didattica a partire da settembre 2024, senza tener conto del grave pregiudizio per la continuità dell’attività didattica dei tanti giovani.
Come mai i salesiani non hanno comunicato prima tutte queste difficoltà? Chi ha suggerito loro di trascinare questa situazione, con il chiaro intento di chiudere? Questi errori di valutazione e questi errati consigli avranno certamente un prezzo ed un costo per tutta la comunità scolastica interessata, ma anche per chi si è reso responsabile di questa malagestio. Oggi l’Istituto per poter sopravvivere deve trovare risorse economiche/finanziarie (pubbliche o private), che non è stato in grado di trovare in questi mesi di silenzio anomalo, ciò per consentire la prosecuzione dell’attività didattica successivamente a Settembre 2024 in quanto altrimenti non sarà più possibile garantire gli stipendi e il TFR ai docenti ed a tutto il personale della struttura.
I salesiani diversamente saranno quindi costretti a chiudere l’Istituto scolastico, avendo anche ammesso una cattiva gestione in tutto e per tutto e, di essersi accorti troppo tardi di questi errori e del fatto di non aver coinvolto prima i genitori degli alunni. La situazione è talmente precipitata che addirittura i gestori dell’Istituto hanno dato disponibilità a cedere anche il proprio codice meccanografico ad altro ente onde consentire la prosecuzione dell’attività didattica anche dopo Settembre 2024. Vi è quindi la necessità di individuare altro ente, privato o pubblico, che subentri ai salesiani (che allo stato hanno già gettato la spugna, volutamente e da più tempo). La situazione non è di facile soluzione, diversamente occorre comunque trovare dei finanziamenti, pubblici o privati. Altra provvisoria soluzione sarebbe quella di chiedere ai genitori di pagare la retta annuale in un’unica soluzione ed in via anticipata, ma resterebbe sempre il problema gestionale per il futuro della struttura. Abbiamo segnalato la vicenda anche all’Assessore Regionale Giusi Princi ed aperto un tavolo di discussione, senza creare aspettative, ma cercando di individuare soluzioni di immediata applicazione.
*Consigliere Regionale
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