di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA
“Ora ho capito perché era difficile giocare contro il Catanzaro”.
Ad affermarlo è il numero 4 del Catanzaro Matias Antonini Lui, prelevato dal Taranto circa due settimane fa e già in campo da titolare a La Spezia.
“E’ un calcio propositivo ed è bello farne parte, ho cercato subito di entrare nei meccanismi della squadra ascoltando il mister. I ragazzi mi hanno dato una mano facendomi sentire parte del gruppo e in partita ho cercato di fare ciò che abbiamo preparato in settimana”.
Poi aggiunge: “Brighenti e tutti gli altri mi hanno dato una mano sotto l’aspetto mentale nei primi minuti del mio esordio in B, ho cercato di restare calmo e il gruppo mi ha aiutato anche in riscaldamento e così sono entrato in campo sereno. Certo – riconosce il difensore brasiliano – a primo impatto la differenza si sente e si vede sotto l’aspetto tecnico, i calciatori sono più attenti e sbagliano di meno e corrono più forte. Con i tempi giusti posso portarmi a livello, non sono il primo che fa un salto dalla C alla B. Penso di essere sulla strada giusta”.
Il classe ’98 poi racconta: “Ho tutta la mia famiglia in Brasile e fino a 14 anni sono stato lì e ci torno ogni anno. Della mia terra mi porto il modo di affrontare le cose sia negative che positive, con serenità sapendo che dalla cosa più semplice a quella più difficile c’è sempre una soluzione. Dall’Italia ho preso il modo di affrontare il lavoro e fare le cose sul campo: insomma un bel mix”.
Sul suo trasferimento al Catanzaro afferma: “Penso che a tutti faccia piacere di andare a giocare in una grande squadra e sono contentissimo di essere arrivato in Serie B. Mi aveva già impressionato la piazza da avversario e la mia volontà era quella di fare carriera. Se arriva una chiamata dal Catanzaro io dico sì e così la trattativa si sblocca. È chiaro che tutti vorrebbero giocare sempre ma qui ci sono gerarchie importanti e proverò a mettermi a disposizione del mister e della squadra”.
Poi ammette: “Mister Capuano mi ha insegnato tantissimo in campo e fuori e se ho avuto questa opportunità è anche grazie a lui. Prima di andar via mi ha detto: “Fai vedere a tutti che avevo ragione io”.
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