"Assistiamo inermi ad una vera discriminazione sociale e lavorativa che attanaglia i dipendenti dell’ex Azienda Ospedaliera “Pugliese Ciaccio”, letteralmente abbandonati, che non si vedono riconosciuta la produttività del 2020, 2021 e 2022, nonché i residui dell’anno 2019 oltre che alle progressioni verticali ed orizzontali compresi i buoni pasto per chi supera le 6 ore di lavoro e chi nei presidi ospedalieri lavora di notte. Tutto questo avviene nel più totale silenzio da parte del nuovo management aziendale che prosegue l’andamento della vecchia gestione, accantonando o comunque allontanando i diritti dei lavoratori in quanto ai tavoli sindacali abbiamo assistito ad un susseguirsi di gruppi di lavoro che nulla hanno prodotto. Incontri di facciata senza azioni risolutive concrete.
In Calabria, purtroppo, persiste una evidente disparità di trattamento rispetto alle aziende sanitarie che hanno percepito tutto 2019 e hanno avviato il 2020 e l’Azienda ex Materdomini che si sono visti pagare 2020 e 2021. Anche le oltre le aziende sanitarie del Nord i propri cui dipendenti pubblici del comparto sanità hanno preteso e ottenuto ciò che spettava loro. Per tutto ciò una domanda viene spontanea: i manager del Nord sono più sensibili verso le problematiche dei loro dipendenti sapendo molto bene che spesso si lavora in condizioni di grande difficoltà?
Il Presidente della regione proclama finanziamenti e portali gestionali per il controllo dei presidi ospedalieri, utili a verificare il trattamento dei pazienti presso le strutture sanitarie, ma sarebbe il momento che aprisse “portali” indirizzati a verificare le condizioni in cui il personale della sanità è costretto a lavorare giornalmente per rispondere alle esigenze più impellenti dei calabresi che necessitano di ricovero e cure.
Oggi diciamo basta! I lavoratori dell’ex azienda ospedaliera “Pugliese Ciaccio” sono stanchi e demotivati, anche se continuano ad assumere, per rispettare i cittadini bisognosi, responsabilità che spesso sono a carico del management aziendale e dei dirigenti di settore. Attiveremo un’azione costante di protesta, atta a far conoscere a tutti le inadempienze contrattuali che stiamo subendo da diverso tempo.
La mancata liquidazione delle spettanze contrattualmente dovute mortifica, non poco, gli iscritti alla nostra sigla sindacale che, ancora oggi, si vede costretta a combattere per la tutela dei diritti dei lavoratori-dipendenti, quasi come si faceva negli anni passati".
Lo scrive in una lettera firmata in calce da Antonio Angelo Colacino, Pasquale Santaguida, Michele Tosi ed Ivan Mancuso la UIL-FPL Azienda Ospedaliero-Universitaria Renato Dulbecco.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736