"Sono sorprendenti le dichiarazioni a mezzo stampa del Commissario Giuseppe Giuliano in merito alle condizioni giuridico-contrattuali della dirigenza medica e sanitaria dell’Azienda “Mater Domini”. Le argomentazioni trattate e definite “svolta epocale” successivamente alla riunione del 19 ottobre si rifanno a temi già discussi in precedenti incontri sindacali e tralasciati, mancando i corretti presupposti giuridici". Lo affermano in una nota le sigle sindacali Federazione Cisl Medici, Aaroi Emac, Anaao Assomed e Fassid-Sinafo.
"Inoltre, pur apprezzando il desiderio del Commissario di dare avvio alla contrattazione 2020/2021 con le proposte formalizzate durante l’incontro, occorre rilevare l’assenza delle valide premesse normative, come definite dai contratti nazionali di lavoro, che hanno indotto la maggioranza delle OO.SS. rappresentative di oltre il 90% delle deleghe a non partecipare alla riunione. Rammarica, infatti - proseguono le organizzazioni sindacali-, la mancata applicazione dell’accordo decentrato del 2019, sottoscritto in data 03.06.2021 e poi approvato con delibera n. 534/2021 dal Commissario Giuliano, la cui attuazione risulta propedeutica e necessaria per l’avvio delle successive annualità 2020/2021".
"Amareggia che lo stesso Commissario non dia seguito al contratto decentrato con il pagamento della premialità 2019 dovute ai dirigenti medici e sanitari - corrisposta invece al comparto già dal mese di luglio - dilazionandone l’applicazione con altre proposte e soprattutto senza dare alcuna informativa formale sull’omissione. Peraltro, per CISL MEDICI, AAROI-EMAC, ANAAO-ASSOMED, FASSID-SINAFO, UIL Medici Aziendale, le suddette proposte risultano irricevibili sia per la metodologia adottata che nel merito, in quanto presentano evidenti erroneità e violazioni dei CC.CC.NN.LL. Non si può prescindere dal rispetto di norme e regole dettate a livello nazionale!".
"Quindi nessuna strumentalità dell’azione si può addebitare alle OO.SS., che perseguono la legalità e l’esigibilità degli impegni assunti dall’Azienda, da parte di nessuno e men che meno da qualche sindacato territoriale che non rappresenta alcun sanitario dell’Azienda “Mater Domini”. Le scriventi OO.SS. hanno più volte evidenziato le contraddittorietà, le violazioni normative e lo stato di disorganizzazione “dell’Azienda Mater Domini” che hanno indotto, in base alle risultanze delle assemblee dei dirigenti medici e sanitari, a continuare lo stato di agitazione della dirigenza medica e sanitaria oltre specifiche azioni giudiziarie anche a seguito della richiesta di accesso agli atti che scadrà il 13 novembre. Le stesse OO.SS. non parteciperanno ad alcuna riunione se prima non verranno rispettati i contenuti, le procedure ed i tempi previsti dalle norme contrattuali nazionali ed i contratti integrativi sottoscritti, ed hanno diffidato - concludono- l’Azienda dall’assumere qualunque decisione sulle materie oggetto di confronto e di contrattazione integrativa".
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