Apertura anno giudiziario a Reggio: scoperto il 50% dell'organico dei magistrati

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  27 gennaio 2024 10:19

“Con una scopertura media del 50% degli organici dei magistrati, c’è il rischio della dispersione delle faticose attività svolte in primo grado”. Lo ha scritto nella sua relazione di apertura del nuovo anno giudiziario, in corso nella Scuola allievi Carabinieri ‘Fava e Garofalo’, la presidente facente funzioni della Corte d’Appello, Olga Tarzia.

“Nonostante le carenze – ha proseguito – la sezione civile, pur con tre magistrati in servizio su otto assegnati, ha ridotto le pendenze nel periodo considerato (30 giugno 2022-30 giugno 2023) definendo 1039 provvedimenti”. Anche nelle sezioni penali, “con un organico tabellare ridotto di oltre il 50%, nonostante le particolari complessità di processi della Direzione distrettuale antimafia, senza incorrere in scadenze di termini di custodia cautelare, si è giunti a definire 2354 procedimenti”.

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Olga Tarzia, inoltre, ha sottolineato “l’importantissimo ausilio – favorito dal Pnrr per il settore Giustizia – che ha permesso la creazione della struttura dell’Ufficio del Processo, con l’apporto di giovani funzionari addetti a tale struttura, un modello organizzativo di cui stanno usufruendo tutti gli Uffici giudiziari, innovativo e rivoluzionario per la stessa visione del lavoro del giudice, non più individuale, ma aperta e dialogante, pertanto efficace quanto alle concrete potenzialità deflattive delle pendenze”.

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La Presidente della Corte d’Appello f.f., soffermandosi sugli esiti della Riforma Cartabia, ha detto che “ha mobilitato un imponente, e per di più, rapido sforzo di adeguamento che ha impegnato tutti gli Uffici, con riferimento, per l’Appello, al regime dell’improcedibilità per superamento dei termini prestabiliti per la durata massima del giudizio di impugnazione”. Infine, una sottolineatura sul “sovraffollamento carcerario, la scarsità di personale addetto alla sicurezza sanitaria e i casi di violenza in cui sono coinvolti questi ultimi”. 

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