Apollonia Nanni e il suo 8 marzo dedicato alla pittrice ucraina Maria Prymachenko       

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images Apollonia Nanni e il suo 8 marzo dedicato alla pittrice ucraina Maria Prymachenko       

  06 marzo 2022 18:17

di APOLLONIA NANNI

Alziamo il volume dell’arte, della bellezza, della musica della cultura. Vogliamo sentire il suono di canti liberatori, spegniamo i frastuoni delle bombe e delle artiglierie. Domenica 27 febbraio l’esercito russo ha distrutto un museo a Ivankiv, città a nord-ovest della capitale Kiev, che conteneva preziosissime opere dell’artista ucraina MARIA PRYMACHENKO. Come ha riportato il Kyiv Independent, il Museo di Storia e storia locale di Ivankiv è stato raso al suolo da un incendio, insieme a circa 25 opere di Prymachenko.

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Maria Prymachenko  

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Ma chi era questa donna, devota all’arte, che con le sue opere naif ha lasciato tracce indelebili sullo scenario artistico internazionale senza mai muoversi dalla Ucraina. Artista autodidatta, si è occupata di pittura, ricamo e ceramica. Nasce nel 1909 da una famiglia di contadini, persone semplici e genuini, trascorse tutta la sua vita nel paesino di Bolontnya a 30 km. da Chernobyl, dipingendo. Nel 1966 venne insignita del Premio Nazionale Taras Shevchenko dell’Ucraina. Morì nel 1997 a 88 anni, e venne seppellita nel suo villaggio. I suoi famosissimi dipinti folkloristici caratterizzati da composizioni di fiori e animali dai cromatismi intensi e fantastici, sono stati riprodotti sui francobolli ucraini, mentre l’immagine dell’artista è stata una delle icone scelte per la moneta del paese. Il compito di un artista è trasmettere gioia, forza, l’idea di un sogno che attraverso l’arte è possibile “vivere”.

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Maria era una donna generosa e premurosa, aveva compassione per la natura e per ogni essere vivente, gli stessi esseri che affollano le sue pitture gioiose, natura e animali e figure come in una favola.  PABLO PICASSO diceva di lei: “Mi inchino davanti al miracolo artistico di questo brillante umano”, lui stesso trasse ispirazione dai suoi dipinti, anche lo stesso CHAGALL rimase affascinato dalle sue opere, e molti altri artisti emularono le sue opere. Una contadina con l’arte nel cuore e nelle mani da cui sono nate fantastiche e immaginifiche opere assolutamente originali. L’arte, un ideale che ha perseguito per tutta una vita facendone la sua ragion d’essere. Conflitti interni ed esterni hanno caratterizzato il vissuto di questa umile, ma tenace artista autodidatta, colpita da poliomelite, continuava con amore a dipingere. Guardare e osservare i suoi dipinti si entra in un mondo “altro”, fuori conflitti fuori zona, un mondo immenso dove regna l’armonia e la pace, la stessa che ci auspichiamo possa essere raggiunta in questo drammatico momento per le popolazioni ucraine e russe. Quando tutto ebbe inizio.

Apollonia Nanni

“Una volta, da bambina, inseguivo un branco di oche. Quando raggiunsi una spiaggia di sabbia, sulla via del fiume, prima di attraversare un campo punteggiato di fiori selvatici, iniziai a disegnare con un bastone sulla sabbia fiori reali e immagini…Più tardi, decisi di dipingere i muri della mia casa usando pigmenti naturali. Dopo di che non ho più smesso di disegnare e dipingere”. Esempio di come grazie all’arte possiamo lasciare una traccia del nostro passaggio. E’ solo l’opera, il segno, che ci sopravvivrà. L’arte è un linguaggio universale che unifica i popoli, abbatte le barriere, e accomuna in un eterno girotondo di bellezza e luminosità dell’animo. Non esistono conflitti capaci di distruggere, cancellare lo spirito del tempo. L’arte ha un potere taumaturgico, immersi in un presente continuo e indefinito dove la dimensione del tempo è largamente superata.

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