Un’operazione congiunta di polizia e Guardia di finanza ha portato all’esecuzione di un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali emessa dal giudice delle indagini preliminari (gip) del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di amministratori di enti locali, imprenditori ed esponenti politici. Sarebbero accusati, a vario titolo, di concorso in corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, traffico di influenze illecite e turbata libertà degli incanti
Nell’inchiesta che riguarda gli appalti del Rione Terra a Pozzuoli (Napoli), misure cautelari hanno raggiunto gli imprenditori Salvatore Musella e Giorgio Palmucci, con un ruolo di vertice della Confindustria.
Ai domiciliari due collaboratori di Musella, Salvatore Della Corte e Gianluca Flaminio.
L'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria invece è stato notificato Giovanni Bastianelli che era all'epoca dei fatti direttore esecutivo dell'Enit, al dipendente del comune di Pozzuoli Angelo Tortora, che è ritenuto collaboratore di Figliolia, ad Antonio Carrabba, collaboratore di Musella, a Sebastiano Romeo, ex consigliere della Regione in Calabria e candidato a segretario provinciale del Pd a Reggio Calabria, e a Luciano Santoro, anche lui del Partito Democratico, candidato alla segreteria Provinciale Pd di Taranto, ex assessore comunale a Grottaglie ed ex consigliere provinciale a Taranto
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