Filcams CGIL comunica che i lavoratori addetti alla raccolta rifiuti del Comune di Bianco incroceranno le braccia Lunedì 23 Settembre, per tutto il turno di lavoro.
"A nulla infatti è servito il tentativo di conciliazione obbligato dalla legge e tenutosi in modalità da remoto, insieme alla Prefettura di Reggio Calabria. Anzi, ad aggravare ulteriormente la situazione è il tentativo di divisione ulteriore che l’azienda pensa di mettere in atto, pagando alcuni lavoratori e non pagandone altri. E sono ad oggi 2 le mensilità arretrate dovute ai lavoratori.
Grave è il silenzio dell’amministrazione comunale di Bianco e dell’ufficio tecnico che nonostante le gravi inadempienze nei confronti del personale, non ha ritenuto, a quanto sappiamo, necessario, diffidare e richiamare la società al rispetto della normativa contrattuale e della legge, per come previsto espressamente anche dal codice degli appalti. Non ha ritenuto nemmeno presenziare all’incontro presso la Prefettura, se bene regolarmente convocata.
Per queste ragioni riteniamo, vista la gravità di quanto sta avvenendo negli appalti pubblici, con aziende private che ritendono di utilizzare le stazioni appaltanti pubbliche, come bancomat e non come pubblico servizio, un focus di settore, sulle società che svolgono i servizi con i soldi pubblici e chiediamo a S.E. il Prefetto Dott.ssa Clara Vaccari un intervento in tal senso, avviando un po' per come avviene con il focus ndrangheta un intervento interforze nel rispetto delle regole e delle leggi di settore. Non vi è diritto senza rispetto delle regole, non vi è legalità senza rispetto dei diritti dei lavoratori. Come Organizzazione Sindacale saremo disponibili a collaborare.
Troppe inadempienze, troppi mancati pagamenti, poco rispetto della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, risparmiando su oneri di sicurezza messi a bando.
È necessario intervenire per evitare che gli appalti ed il denaro pubblico finiscano nelle mani sbagliate, lasciando macerie sociali, che rischiano di aggravare ulteriormente le condizioni dei lavoratori e delle loro famiglie, con ricadute ulteriori in termini di mancati servizi erogati alle città interessate e quindi in danno ai cittadini ed alla collettività",
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