La normativa regionale sulla gestione dei rifiuti è cambiata spesso negli ultimi mesi, al pari dei soggetti coinvolti e delle competenza. Ancora non si è pienamente completata la fase in cui il nuovo gestore unico regionale affidi il servizio, anche di raccolta porta a porta, per l'area centrale della Calabria e quindi anche per Catanzaro.
Procedura che in realtà doveva essere avviata l'anno scorso ma che poi non si è concretizzata. Nel frattempo si intrecciano i contratti dei singoli Comuni. A Catanzaro, già l'anno scorso c'è stata un proroga in favore della Sieco che scade a giugno 2023. Non avendo ricevuto nuove indicazioni, il settore Ambiente del Comune di Catanzaro ha avviato le pratiche per una nuova gara di appalto che utilizzerà il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa.
L'affidamento è presunto per la durata di mesi sessanta (quarantotto mesi di durata contrattuale e dodici mesi per l’eventuale proroga), tuttavia a decorrere presumibilmente dal 1° gennaio 2024 ovvero dalla data di avvenuta sottoscrizione del verbale di consegna del servizio all’Impresa aggiudicataria e comunque fino all’individuazione del gestore del servizio integrato dei rifiuti urbani da parte dell’Autorità Rifiuti e Risorse Idriche Calabria che, se individuato prima della scadenza prevista, determinerà la cessazione espressa ed automatica dell’affidamento. Il quadro economico supera i 52 milioni di euro.
Di conseguenza, si può presumere che da giugno a dicembre ci sarà una proroga tecnica per la Sieco, per garantire il servizio. Ipotesi peraltro ventilata dall'assessore Casalinuovo, nel corso di una puntata di Catanzaro Capitale.
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