"Approccio clinico deteriorato e condizioni non rispettate", il prof Scorcia lascia l'interim di Oculistica dell'ex Pugliese

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Il reparto di Oculistica del presidio ospedaliero Pugliese
  17 agosto 2024 13:49

di GABRIELE RUBINO

Ancora acque agitate nel reparto di Oculistica dell'Aou 'Renato Dulbecco' di Catanzaro. O, per essere più precisi, in quello dell'ex Pugliese-Ciaccio, sballottato e decimato dalle inchieste che hanno riguardato il personale, adesso perderà la guida. Infatti, il prof Vincenzo Scorcia ha deciso di rassegnare le dimissioni (irrevocabili) dall'interim affidatogli nei mesi scorsi a partire dal primo settembre.

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LA LETTERA DELLE DIMISSIONI IRREVOCABILI DAL PRIMO SETTEMBRE- Una decisione spiegata in una lettera dello stesso inviata a direttore sanitario, commissario straordinario, rettore dell'Umg, direzioni mediche di presidio e direttore del dipartimento di Neuroscienze ed Organi di senso. Piccola premessa. Nei mesi scorsi (LEGGI QUI), proprio per i problemi di Oculistica del Pugliese, il commissario straordinario Carbone aveva optato per misure straordinarie: il trasferimento del personale del Policlinico per garantire la continuità assistenziale e, per l'appunto, l'interim a Scorcia (che già all'epoca non era entusiasta).  

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LE RAGIONI- Nella missiva Scorcia spiega: "ad oggi non si è rispettata la temporaneità del provvedimento ma si è provveduto ad una proroga della stessa senza metter in atto alcun accorgimento volto a sanare il grave disservizio creato. Le attività di didattica, ricerca ed accademiche dei docenti Universitari sono state totalmente abolite negli ultimi 6 mesi perché il personale è stato assorbito completamente nell’attività assistenziale,
denaturando la propria mission. L’approccio clinico ed organizzato - prosegue - è stato deteriorato sensibilmente poiché le urgenze hanno difatti sottratto spazio alla chirurgia elettiva con notevole allungamento dei tempi d’attesa e delle lamentele dei pazienti". Il prof scrive ancora:  Persiste l’emergenza del Pronto Soccorso (tipo Hub) regionale di riferimento, che raccoglie tutte le complicanze e le emergenze diurne e notturne. Per sopperire a tale carenza la maggior parte delle urgenze diurne vengono inviate quotidianamente
dal presidio Pugliese al presidio di Germaneto; tuttavia, questo esodo costante ha di fatto privato il
nostro presidio della possibilità di procedere con la normale chirurgia in elezione, destinando gran
parte delle risorse umane e strumentali per tali patologie. L’inevitabile conseguenza di quanto sopra è il prolungamento a tempo ormai indefinito delle liste d’attesa presso il presidio di Germaneto dove da diversi mesi non è più possibile rispettare i criteri temporali delle priorità cliniche (soprattutto tipo B e C) con cui i pazienti vengono inseriti in lista d’attesa; a questo si aggiunge il grande disservizio al quale sono sottoposti ogni giorno i pazienti che si vedono rinviato un intervento con minimo preavviso (a volte senza neanche quello!) programmato da settimane a causa dell’ennesima urgenza in entrata".

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LE 'CONDIZIONI' NON RISPETTATE- Per Scorcia la condizione minima per proseguire era il reclutamento di almeno due medici per garantire la pronta disponibilità notturna. "Nei servizi ospedalieri il Dirigente non può essere posto in pronta disponibilità su più sedi della stessa unità operativa" e "il dirigente non può essere preposto a più servizi di pronta disponibilità su più presidi ospedalieri contemporaneamente". Oltre ai due medici, Scorcia si aspettava di più, ossia la creazione di un polo unico di Oculistica all'interno del Policlinico. Per realizzarlo c'era bisogno di "tre stanze presso il padiglione D ingresso A1 per ubicazione del servizio di pronto soccorso, per accogliere il personale (medici, infermieri ed ortottisti), la strumentazione e gli ambulatori che verranno chiusi al PO Pugliese". Chissà se c'è un'effettiva disponibilità. Per quanto riguarda il personale: "2 anestesisti pediatrici, 12 OSS e 14 infermieri" e in più svariati strumenti. Ma "ad oggi nessuna delle sopraelencate condizioni è stata realizzata o avviata" e così Scorcia annuncia le dimissioni. 

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