E’ stata approvata all’unanimità la prima programmazione del Centro Servizi al Volontariato “Calabria Centro”, dopo la fusione per incorporazione tra i CSV di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia avvenuta appena un anno fa.
All’assemblea dei soci riunita lunedì pomeriggio nella sede provinciale dell’Avis, ma anche “da remoto”, il presidente Guglielmo Merazzi - affiancato da Caterina Iuliano, scelta come presidente dell’assemblea in rappresentanza del comitato direttivo, dal vicepresidente Gaetano Mazzarella e dal direttore Stefano Morena, che ha provveduto a verbalizzare l’incontro – ha ricordato i mesi di intenso lavoro che hanno portato alla redazione della corposa programmazione, composta da ben 160 pagine.
Il Centro Studi, già compreso nello statuto nel nuovo CSV; l’area della comunicazione, che sarà rafforzata con la messa in onda di una “web-radio” di settore, e l’area della formazione, diretta a incrementare le competenze dei volontari, soprattutto alla luce dell’attività di co-programmazione e co-progettazione con la Pubblica Amministrazione prevista per legge, rappresenteranno in particolare le tre linee strategiche per il prossimo triennio.
“In una regione in cui manca il contesto di vera unità come la nostra, abbiamo dimostrato che, in nome di un benessere collettivo che travalica i singoli interessi, è possibile avere una visione d’insieme e operare per essa – ha chiarito Merazzi – Il CSV dell’area centrale della Calabria ne costituisce un esempio, nonostante le difficoltà incontrate e le differenze sul piano operativo delle tre sedi che fino a un anno fa avevano una storia a sé. Il CSV rappresenta ora un patrimonio per tutti quanti operano al centro della Calabria, e non è avulso dalle vicende regionali per le quali ha sempre dimostrato interesse e partecipazione, a partire dall’annosa questione della sanità – che vede un flebile segnale di speranza nell’integrazione tra l’ospedale e il Policlinico Universitario di Catanzaro, ma certo non nella cosiddetta “Azienda Zero”, che si presenta come una mera sovrastruttura – sino ad arrivare alla pianificazione territoriale che è andata avanti a singhiozzi perché è mancata una vera collaborazione con gli enti del Terzo Settore, tant’è che sono stati approvati solo quattro o cinque Piani di Zona sui trentuno ambiti territoriali della regione (anche il comune di Catanzaro ha ricevuto una sonora bocciatura), e gli Uffici di Piano restano in larga parte non ancora attuati. Forse la Pubblica Amministrazione non ha ancora compreso che il Terzo Settore non è solo sanità e sociale, ma si estende ad ogni aspetto delle attività umane”.
Non sono mancate, da parte dell’assemblea, alcune osservazioni alla programmazione in un’ottica di miglioramento complessivo, ma anche le attestazioni di merito per il lavoro fin qui svolto nel dare risposte al territorio, soprattutto – come hanno avuto modo di sottolineare i portavoce del Forum del Terzo Settore di Catanzaro- Soverato, Giuseppe Apostoliti, e del Forum di Vibo Valentia, Giuseppe Conocchiella - nell’intessere relazioni con il Forum, alla luce delle tante sfide sul piano sociale e culturale che devono essere raccolte e portate avanti per la crescita dell’intera regione.
Ad approfondire gli aspetti amministrativi e tecnici della programmazione è stato poi Giuseppe Merante dell’area consulenza del CSV, mentre Lucia Tiriolo, presidente del Collegio dei Revisori, ha espresso parere positivo in merito all’attendibilità dei dati esposti. Infine, tra gli altri punti all’ordine del giorno, si è provveduto all’approvazione della candidatura di Diana Costanzo quale componente mancante del Collegio dei Garanti.
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