Il Consiglio comunale a Soveria Mannelli
07 giugno 2022 22:14Riceviamo e pubblichiamo la nota di Daniele Cardamone capogruppo di 'Uniti per Soveria'.
"Nell’ultima seduta del Consiglio Comunale di Soveria Mannelli l’Amministrazione Comunale ha approvato l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato per il quinquennio 2021-2026 unitamente al Documento Unico di Programmazione per il triennio 2021-2023. Si è trattato di un adempimento conseguente alla dichiarazione di dissesto adottata dalla precedente Amministrazione a pochi giorni dalle elezioni amministrative del 3-4 ottobre 2021 ed a bilancio non approvato, sicché l’Amministrazione subentrante si è trovata, e si trova tuttora, in condizione di dover operare sulla base delle previsioni della seconda e terza annualità dell’ultimo bilancio pluriennale approvato che è quello relativo agli esercizi 2020-2022.
L’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato è stata approvata pur in presenza del parere sfavorevole dell’Organo di Revisione, che per sua natura è obbligatorio ma non vincolante, previa controdeduzione alle specifiche osservazioni in esso formulate e stante la necessità di rispettare la tempistica imposta dalla diffida prefettizia ad adempiere. Nel corso della seduta sia l’Assessore al Bilancio, Antonello MAIDA, che il Sindaco, Michele CHIODO, hanno evidenziato i motivi del ritardo con il quale si è giunti all’adozione del provvedimento individuandoli nello stato di confusione e di disordine amministrativo e contabile in cui versa il Comune, nelle criticità rilevate nel software gestionale nonché in alcune concomitanti circostanze temporali che hanno reso ulteriormente difficile il percorso di elaborazione dei documenti da approvare.
Tra queste, la scadenza del rapporto di lavoro del Responsabile dell’Area Finanziaria con conseguente necessità attivare una convenzione con altro comune; la scadenza del contratto di tesoreria ed il passaggio ad altro tesoriere mediante espletamento di una nuova gara d’appalto; la scadenza del mandato triennale del Revisore ed il conseguente recente insediamento di un nuovo Organo di Revisione.
La deliberazione è stata assunta a maggioranza di voti e con il voto contrario del gruppo di opposizione che ha motivato il proprio dissenso manifestando una forte preoccupazione per lo stato dei conti del Comune (sic!) facendo riferimento al parere sfavorevole espresso dal Revisore e ad una pretesa assenza di “numeri” nel documento sottoposto all’esame del Consiglio. Orbene, a parte il fatto che il documento approvato consta anche di qualche centinaio di pagine di “numeri”, come è ovvio che fosse, non può non rilevarsi la singolare circostanza che il gruppo di opposizione “Fiore di Lino – Per Soveria” ha votato contro provvedimenti dallo stesso adottati durante la precedente consiliatura dal momento che l’ipotesi di bilancio e lo stesso DUP riguardano anche l’esercizio 2021 e si fondano sui connessi documenti propedeutici approvati dalla precedente Amministrazione alla cui responsabilità si riconduce anche la relativa gestione per 9 mesi su 12. Ma ciò che stupisce maggiormente sono le “preoccupazioni” manifestate sui conti del Comune, vere “lacrime di coccodrillo”, come se fossero stati altri, e non loro, a determinare ed alimentare il disordine amministrativo e contabile che ha generato il dissesto economico e finanziario dell’Ente che loro stessi sono stati costretti a dichiarare portando il Comune di Soveria Mannelli al non invidiabile primato di essere, allo stato, uno dei 120 comuni italiani dissestati su un totale di
circa 8.000. Un dissesto che dai loro stessi atti risulta ammontare ad oltre 5 milioni di euro di disavanzo di amministrazione ma che dovrà essere esattamente quantificato dall’Organismo Straordinario di Liquidazione il quale sta anch’esso incontrando, per i medesimi motivi, enormi difficoltà a comporre un quadro sufficientemente attendibile della situazione patrimoniale dell’Ente in termini di crediti e debiti.
Un dissesto costruito nel tempo, mediante una serie di scelte irresponsabili e reiterate che hanno finito per
compromettere i conti del Comune come quella dell’affidamento in gestione ad una società privata, per un periodo di 30 anni rinnovabili unilateralmente, dell’ex carcere mandamentale, una struttura pubblica realizzata a cavallo degli anni ’80-’90 e costata circa 7 miliardi delle vecchie lire, che a distanza di quasi 24 anni dalla stipula del contratto (11/11/1998) non ha prodotto nemmeno un centesimo di euro di introito per le casse comunali a fronte di un canone annuo originariamente stabilito in 60 milioni di lire che oggi, con le rivalutazioni di legge, ammonterebbe a circa 40 mila euro annui, senza, peraltro, che i cittadini abbiano potuto usufruire dei relativi servizi assistenziali se non per un breve periodo durato soltanto qualche mese e, peraltro con oneri a totale carico degli utenti.
Quando si è stati protagonisti di performance di questo genere, che non hanno bisogno di nessun commento, o anche solo compartecipi più o meno diretti, o persino soltanto spettatori distratti di decisioni altrui, bisognerebbe avere il pudore di astenersi dall’intervenire in una materia in cui non si ha nulla da insegnare a nessuno, né a Soveria né fuori Soveria. Sarebbe stato molto più apprezzabile, e lo sarebbe ancora, cogliere l’occasione per chiedere scusa ai cittadini Soveritani per i danni causati in tanti anni di malgoverno i cui effetti nefasti oggi ricadono su tutta la comunità. Del tutto risibile, poi, appare il maldestro tentativo di coinvolgere nella responsabilità del dissesto l’Amministrazione di “Uniti per Soveria” degli anni 2011-2016 (Sindaco Giuseppe PASCUZZI) la quale ha invece avviato e portato avanti una
costante azione di risanamento, riconosciuta anche da specifici studi di economisti dell’UNICAL e comprovata dagli atti che dimostrano come in quel periodo siano stati riconosciuti debiti fuori bilancio risalenti agli anni pregressi per centinaia di migliaia di euro ripianandoli con le risorse degli esercizi di propria competenza. In definitiva, il Gruppo Consiliare di “Uniti per Soveria” dà atto al Sindaco ed alla Giunta Comunale, condividendone le ragioni e le finalità, di avere tenuto finora un atteggiamento di grande responsabilità rispetto alle problematiche connesse al dissesto, mantenendo fede alle dichiarazioni di impegno più volte rassegnate al Consiglio ed in altre occasioni pubbliche,
ma è evidente che non può accettare alcuna mistificazione della realtà da parte di una compagine politica incapace di fare qualunque autocritica sugli errori commessi, dimostrando soltanto evidenti difficoltà di metabolizzazione di una sconfitta del tutto meritata. Per quanto ci riguarda, avremo tempo e modo di fornire ai cittadini tutte le informazioni sul dissesto, sulle cause che lo hanno generato e sulle misure necessarie per il suo superamento, consapevoli delle difficoltà che abbiamo di fronte e delle connesse responsabilità che affrontiamo quotidianamente con grande impegno da parte di tutti".
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