di CARMINE MUSTARI
Si aprono stasera i battenti della personale artistica di Erminia Fioti, una mostra dal titolo “Stendardi” e che si inaugura nei locali del Centro Culturale dell’Associazione Arte&Antichità Passato Prossimo, per l’occasione si ritorna nella vecchia sede di Via Garibaldi al numero 47, Lamezia Terme.
Il vernissage sarà inaugurato stasera giovedì 26 gennaio 2023 alle ore 18.00 e le opere resteranno in esposizione fino al 9 febbraio. Aperto tutti i giorni, anche domenica, dalle 17 alle 20, la stessa mostra è a cura di Giovanna Adamo. La stessa mostra apre la strada ad una serie di eventi artistici che si alterneranno con cadenza mensile fino a fine anno 2023.
Erminia Fioti, in arte Phil Tes, classe1960, è l'artista protagonista di questa piccola ma suggestiva mostra d'arte contemporanea il cui titolo "Stendardi" evoca epoche e storie passate. Nei tempi antichi lo stendardo aveva un significato preciso e comunicava eventi e manifestazioni, e proprio dalle passate processioni religiose, l'artista prende spunto ricordando quando da bambina vi partecipava e ne restava ammaliata. Da adulta e soprattutto da artista poliedrica, volitiva, versatile, decisa e risoluta, ripercorre negli anni quelle visioni infantili e le trasforma in vere, insolite ed eleganti forme d'arte. Erminia Fioti è una calabrese fantasiosa ed operativa, i suoi interessi spaziano dalla pittura alla fotografia, alla scrittura e all'arte del ricamo e del cucito, crea in ogni campo con lucida consapevolezza, associando la proiezione dei ricordi e del proprio talento artistico, consolidato negli anni, nella convinzione ben strutturata e solida della indispensabile funzione dell'arte.
La sua è un'arte al femminile che ci interroga su cosa comporta oggi essere donna e cosa significhi esprimersi in libertà Sua l'affermazione "L'Arte è l'unica padrona che mi riconosco". Lo pseudonimo con il quale si presenta, Phil Tes, lascia chiaramente intendere quanto sia legata al mondo tessile e a quel semplice e solitario “filo” sfuggente che non viene mai nascosto. Gli stendardi in mostra, esposti per la prima volta, sono opere legate al mondo femminile, intimo e nascosto o chiaramente manifesto, in maniera esplicita o anche solo sottintesa, senza falsi pudori nell’esporsi. Sono grandi, belle e solide tele, spesso grezze, a volte anche usurate, libere come farfalle di svolazzare senza strutture limitanti, solo sospese su un'asta per essere appese, e i margini non definiti lasciano i fili cercare ogni volta uno spazio nuovo dove collocarsi, sapendo che quello è una caratteristica ben riconoscibile e tipica dell'artista.
E il filo di Phil Tes, di questa artista testimone attenta e protagonista attiva, coraggiosa e determinata, della dialettica del mondo prettamente femminile. Ogni stendardo, come ogni altra opera riconducibile all'artista, ha un titolo ben preciso e determinato; il titolo è parte integrante dell’oggetto, come elemento della tecnica che concorre a realizzare l'opera. I titoli sono uno strumento accessorio di cui l'artista si può servire se intende l'arte come un’attività, un’esperienza che coinvolge, come dicevano i futuristi, l'uomo, la sua sensibilità, la sua fantasia, la sua vita in un modo più totale, una "sinestesia"!
Ed Erminia Fioti usa sapientemente i colori acrilici sentendone quasi la musica mischiandoli e amalgamandoli con i tessuti come sinfonie musicali. Gli stendardi provocatori, simboli della lotta politica degli intellettuali, dei primi del '900 sono probabilmente i precursori di questi in mostra e appartenenti alla mente, al cuore e al grande talento artistico di Erminia Fioti, in arte Phil Tes.
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