Aquilani alla vigilia di Reggiana-Catanzaro: “Iemmello più avanzato? È una soluzione”

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images Aquilani alla vigilia di Reggiana-Catanzaro: “Iemmello più avanzato? È una soluzione”

  19 settembre 2025 14:31

di CARLO MIGNOLLI

“Iemmello più avanzato è sicuramente una soluzione che stiamo valutando. Dipenderà dalla forma fisica, dalle caratteristiche e dall’avversario”.

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Così in sala stampa il tecnico giallorosso Alberto Aquilani, alla vigilia della trasferta di Reggio Emilia, dove il Catanzaro affronterà la Reggiana nella gara valida per la 4ª giornata del campionato di Serie B, in programma domani alle ore 15:00 al Mapei Stadium.

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Reggiana “Ogni gara è diversa dall’altra, in un campionato che ci insegna a essere molto complesso. Ogni avversario ha caratteristiche che in parte si assomigliano ma che cambiano sempre in base al contesto, servirà una squadra attenta e concentrata e mi auguro che domani lo dimostreremo. La Reggiana è una squadra ben allenata, con giocatori esperti e di qualità. Se andiamo in campo con umiltà e la forza di fare la nostra partita, possiamo avere dei vantaggi. Se invece abbassiamo l’intensità - mentale o fisica - rischiamo molto. È una squadra difficile, non esistono partite facili in Serie B, è un campionato atipico e diverso dagli altri. Servono umiltà, conoscenza e la convinzione in quello che vogliamo proporre: poi sarà sempre il campo a dire la verità”.

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Carrarese “Sicuramente prendiamo spunto dall’ultima partita. Nel primo tempo abbiamo avuto difficoltà, mentre nel secondo abbiamo fatto cose molto buone. Credo che dall’analisi nasca poi l’allenamento, e dall’allenamento la strategia della gara. Mi aspetto una squadra che dia un’identità ancora più forte a ciò che stiamo proponendo, che sappia riconoscere e interpretare le diverse situazioni del campionato: dai contropiedi voluti o improvvisati, alle fasi di gioco più lente. Le partite a volte ti portano su strade diverse da quelle preparate, e una squadra che vuole crescere deve essere capace di adattarsi”.

Come stanno i nuovi acquisti “A volte all’esterno non arriva il messaggio che viviamo dall’interno. I giocatori nuovi spesso non sono subito disponibili: alcuni hanno fatto pochi allenamenti, altri hanno problemi fisici o atletici. Per questo le scelte dipendono anche da quello che vediamo in settimana. Cassandro e Buglio hanno avuto più continuità, Pandolfi viene con noi ma si è allenato poco e ha bisogno di tempo. Frosinini e altri hanno fatto lavoro differenziato. Oudin sta meglio: è un giocatore con qualità importanti, ma deve calarsi in una realtà diversa dalla Serie A. Questa settimana è stata intensa, e sicuramente oggi ha più minuti nelle gambe”.

Di Francesco resta ai box “Non è disponibile. Viene da un infortunio muscolare delicato, una recidiva al polpaccio su cui bisogna avere molta attenzione. Ha iniziato a lavorare con il gruppo in maniera graduale, ma abbiamo deciso di non rischiarlo: preferiamo aspettare per averlo a disposizione contro la Juve Stabia”.

La gioia e il rammarico per Liberali “Era nell’aria: sapevamo che un nostro calciatore sarebbe stato convocato per il Mondiale Under 20. Da una parte sono contento per lui, perché la Nazionale è sempre motivo d’orgoglio. Dall’altra sono dispiaciuto, perché stava crescendo molto con noi sotto tanti punti di vista: i ragazzi hanno bisogno di lavorare, sbagliare, stare con noi e anche di non giocare. Il ritmo dell’Under 20 non è quello della Serie B, ma accettiamo con gioia questa esperienza”.

Moduli e soluzioni tattiche “Quando sono arrivato avevo in mente un altro sistema di gioco, ma le caratteristiche dei calciatori mi hanno portato a cambiarlo. Abbiamo più soluzioni a seconda degli uomini a disposizione e degli avversari. La squadra si allena per adattarsi a diversi schieramenti: a volte sembriamo un 4-2-3-1, altre un 3-5-1-1. Più che al modulo do importanza all’occupazione del campo. Oggi questa è la soluzione che mette i giocatori nelle condizioni migliori, ma col tempo capiremo se migliorarla o cambiarla”.

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