di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA
"Abbiamo bisogno della scintilla giusta, ma dobbiamo meritarcela".
A dirlo è il tecnico del Catanzaro, Alberto Aquilani, nel corso della conferenza stampa svolta al PoliGiovino, alla vigilia del match con la Sampdoria, in programma alle 20.30 allo stadio Luigi Ferraris di Genova.
“Siamo due squadre che ancora non hanno vinto, ma con situazioni diverse ed entrambi vogliamo i primi 3 punti in uno scenario bello come il Marassi. Mi auguro che miglioriamo ancora per dare vita ad una partita molto seria perché comunque la Sampdoria ha una rosa importante. La classifica lascia il tempo che trova”.
Poi, dice: “Ho cercato di trasferire ala squadra le cose buone fatte con la Juve Stabia ripartendo da un secondo tempo importante e interpretato con lo spirito giusto. Abbiamo analizzato la prima parte della gara, c’è capitato diverse volte e speriamo che domani iniziamo meglio. È anche vero che per un po’ di disordine hai regalato la possibilità di dirti che hai fatto un primo tempo così brutto quando potevamo evitarlo. Non eravamo così splendidi – osserva il tecnico romano - ma abbiamo avuto occasioni come loro e dobbiamo essere più bravi e furbi a far si che quando la partita è così pari non bisogna regalare opportunità ed entusiasmo perché può essere dannoso. Quindi, domani molto attenti e concentrati sapendo che le cose buone le stiamo facendo e fa parte di un percorso di una squadra ambiziosa. In questo momento non ci sta riuscendo il risultato e sono io il primo ad ammettere che è il frutto di tutto quello che si fa e quindi condiziona tanto”.
Di Francesco “Si allena in maniera molto seria e si è preparato in modo corretto per giocare a certi livelli almeno 45 minuti. È stata una partita dove potevamo osare un po’ di più perché eravamo in superiorità numerica. Con lui c’è un programma che va anche a sensazioni perché è un professionista e ha nelle gambe e nella testa qualcosa che può fare la differenza in questa categoria e cercheremo di gestirlo al meglio. Gli altri sono tutti a disposizione e si allenano bene, mi danno certezze e anche tanti dubbi su chi far giocare”.
Mancanza di calciatori con caratteristiche che non consentono di fare ciò che vorrei “E’ una frase che ho detto a caldo che può essere interpretata male ma non sfuggo a nulla. L’ho detta perché sono in una fase nuova in cui sono alla ricerca di scoprire le caratteristiche dei calciatori. Se io credo di voler pretendere senza palla una pressione molto alta per un tot di tempo all’interno della partita probabilmente faccio un passo indietro, nonostante mi piacerebbe di vedere una squadra aggressiva 90 minuti. I calciatori di cui dispongo sono molto forti, ma non hanno questa caratteristica. Con ciò, la mia proposta non si abbassa di una virgola ma si può modificare il fatto che in alcuni situazioni posso avere un accorgimento diverso per cercare di andare incontro alle caratteristiche di calciatori molto importanti”.
A che punto è il progetto Aquilani? È difficile dirlo perché è tutto legato al risultato. Io vedo una squadra che si allena e che non cade mai. Preferisco pareggiarle così perché vedo che la squadra che cade e si rialza. Vedo un progetto che va avanti e tantissimi bambini che giocano. Purtroppo 5 pareggi non ci danno giustizia e finché non vinciamo le partite parliamo del nulla”.
Cisse contro Pafundi “Sono bravissimi, io guardo in casa mia e sono soddisfatto della crescita che stano avendo i miei, la carta d’identità non la guardo neppure perché per me sono calciatori forti e abbiamo ragazzi che stanno crescendo.”
Sfida al Marassi in una cornice di pubblico eccezionale “Quando mi parli di risultato il mio pensiero va lì più che a me stesso e va ai calciatori e alla gente che fa sacrifici e ci dimostra un affetto incredibile e quindi io me ne prendo una piccola percentuale. So che il risultato fa contenta la gente per questo mi dispiace quando provi, lavori sodo e ricavi poco. Il mio pensiero va a loro: vinci per regalare una gioia”.
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