di AURELIO FULCINITI
Area urbana Catanzaro-Lamezia fuori tempo? Qualche disattento operatore dell’informazione ha cercato nei mesi scorsi di “bollare” così la ripresa della discussione concreta sull’importante assetto strategico, con l’apporto significativo di un Comitato presieduto dall’On. Piero Amato, ex presidente della Provincia di Catanzaro, prima ancora consigliere comunale del Capoluogo e nell’ultima fase della sua lunga carriera politica, consigliere regionale per più legislature. In realtà il Protocollo di Intesa per l’Area Urbana Catanzaro-Lamezia fu firmato il 12 aprile 1991 dal ministro per le Aree Urbane, il socialista Carmelo Conte, dal Presidente della Regione Calabria, Rosario Olivo, dal presidente della Provincia, Piero Amato e dai sindaci di Catanzaro, Marcello Furriolo, e di Lamezia Terme, Giuseppe Paladino. C’è da chiedersi, semmai, come e perché un progetto sempre attuale sia stato bloccato per anni e la responsabilità la possiamo dare senza indugio alle resistenze da ambo i lati, al continuo tiro alla fune sulle questioni di campanile che negli ultimi anni ha visto prevalere soprattutto le resistenze di alcuni ambienti lametini, restii a portare avanti un’opera di conurbazione assolutamente non più rinviabile.
Ma l’aver messo sullo stesso tavolo - e qui è tutto merito del Movimento - il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita e quello di Lamezia Terme, Piero Mascaro, è già un avvio incoraggiante e produttivo. Davanti a una scatola ancora vuota come la Città metropolitana di Reggio Calabria e ad una possibile conurbazione fra Cosenza, Rende e Castrolibero tramite referendum, la questione riveste un’urgenza prioritaria e risolutiva.
L’Area Centrale, con le sue super potenzialità e con la sua ampiezza geo-economica Jonio-Tirreno e viceversa, con il sistema nevralgico dei trasporti e produttivo dal versante di Lamezia Terme e quello amministrativo, sanitario e universitario dal versante di Catanzaro, con una vocazione turistica biunivoca, deve proseguire nel lavoro di iniziative e ripresa di idee, proposte e pragmatismo, sino ad arrivare a una concreta attuazione dell’Area Urbana.
L’ultima questione evidenziata in ordine di tempo è quella contro una paventata modifica del tracciato della nuova e più moderna alta velocità ferroviaria che andrebbe in maniera del tutto inopinata a servire Praia a Mare, Tarsia e Cosenza. I fondi sono ancora assenti e la posa in opera dovrebbe avvenire - per un calcolo ipotetico - non prima del 2032. Ma in ogni caso sarebbe un progetto che taglierebbe fuori non solo l’intera Area Centrale, ma anche il reggino e renderebbe inutile il progetto del Ponte sullo Stretto, oltre a mettere una pietra tombale sull’arrivo dell’alta velocità ferroviaria in Sicilia. Tutti dati che possono avere effetti catastrofici sul territorio, e che dunque confermano lo scopo dell’attività e la necessità delle iniziative del Movimento per l’Area Urbana. Bisogna quindi proseguire su questa linea e tracciarla il più a lungo possibile, perché dall’impianto strategico del sistema dei trasporti deriva il futuro non solo dell’Area Centrale, ma di tutta la Calabria e non solo. L’unità di intenti fra Catanzaro e Lamezia Terme deve proseguire, ma ciò è possibile solo se la collaborazione resta inalterata, altrimenti si avrà soltanto il declino e l’isolamento definitivo, con rischio di crisi totale dei territori. Avanti così, dunque, nell’interesse di tutti.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736