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Armati di guanti e buona volontà ripuliscono il lungomare di Cropani, la storia di Francesco, Antonio e Roberto
18 luglio 2020 09:25
di FRANCESCA FROIO
Il buon esempio è la risposta migliore che si possa dare e lo hanno dimostrato Francesco, Antonio e Roberto, i giovani cropanesi che, armati di guanti e buona volontà, hanno ripulito un’area del lungomare di Cropani che si è presentata, solo qualche giorno dopo l’ iniziativa “ Passeggiata Ecologica”, invasa da rifiuti abbandonati.
I rifiuti abbandonati
Ricoperto da bicchieri di plastica, bottiglie di vetro e cartacce, probabilmente abbandonate lì la sera prima, lo scenario di quel tratto che interessa il primo piazzale, ha portato ieri, sin dalle prime luci dell’alba, diversi cittadini a postare su facebook, assieme alle immagini, il proprio pensiero e la propria amarezza davanti a così tanta mancanza di senso civico.
Non ha tardato ad arrivare la replica di alcuni giovani cropanesi che nel giro di poche ore hanno dato una risposta silenziosa ma assordante agli incivili autori del gesto, dimostrando a tutta la comunità che il buon esempio resta ancora l’arma più potente contro chi, con gesti vili, nuoce all’ ambiente e rischia ,inoltre, di sporcare anche l’immagine di una comunità intera, la stessa che oggi ringrazia Roberto, Francesco e Antonio per l’impagabile gesto.
Alcuni rifiuti abbandonati
“Ieri pomeriggio tre giovani cropanesi, Roberto Francesco e Antonio, hanno dimostrato che se si vuole si può essere persone civili- ha fatto sapere il primo cittadino Raffaele Mercurio- Si sono armati di sacchi guanti e quant'altro ed hanno ripulito un tratto del nostro lungomare, raccogliendo ben 6 sacchi di spazzatura”.
“Personalmente non posso che ringraziarli a nome di tutta la comunità perché il gesto da loro compiuto possa servire da esempio a tutti noi. Dopo questo nobile gesto - ha concluso il sindaco- mi auguro che prima di abbandonare una bottiglia vuota in un luogo pubblico e popolato, come lo è in questo periodo dell'anno il nostro lungomare, si rifletti un attimo pensando che quella bottiglia abbandonata purtroppo, alla fine della fiera, ci rappresenta tutti”.
