Armonie d'Arte Festival: a Taverna tra musica e teatro

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  17 settembre 2022 15:00

 Suggestivi e di grande impatto gli eventi svoltisi a Taverna per Armonie d'Arte. Il Festival ideato e diretto da Chiara Giordano, come è noto, per la sua XXII edizione ha avuto una straordinaria connotazione itinerante e, oltre al suo palcoscenico principale al Parco archeologico di Scolacium a Borgia, ha spaziato tra Catanzaro, Serra San Bruno, Montauro, Tropea e anche Taverna, patria di Mattia Preti, luogo di particolare valore storico e paesaggistico.

Nel chiostro del Complesso monumentale del Palazzo San Domenico di Taverna si sono susseguiti appuntamenti di grande pregio, tra musica e teatro, con il meglio dello scenario nazionale ed internazionale ed un occhio di sostegno per gli artisti calabresi.

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Un'esecuzione da incisione quella della Cappella Neapolitana - costituito da strumentisti e cantanti specializzati nel repertorio musicale napoletano antico e tra i massimi esecutori al mondo - che ha riportato indietro le lancette del tempo di 4 secoli con un rigore filologico e nel contempo una sapienza contemporanea senza uguali e che testimonia il profilo internazionale più blasonato dell'ensemble diretto e fondato da Toni Florio, che con questo lavoro ha portato per la prima volta in scena il più antico intermezzo comico della storia della musica. 

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E, poi, l'Inferno dantesco di Chiara Guidi con "Esercizi per voce e violoncello sulla Divina Commedia". La Guidi, una delle figure più interessanti del teatro italiano, ha letteralmente incantato i presenti con un'interpretazione dei versi che diventavano via via magma non solo di senso ma anche di suono vocale  che si aggiungeva a quelli prodotti con un contrappunto serrato sorprendente da Francesco Guerri.

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A seguire, nella stessa serata, un concerto della Mediterranea Sinfonietta, compagine di musicisti calabresi di bel talento e che stanno scommettendo sulla permanenza nella propria terra, diretti da Marco Codamo che ha proposto un programma brillante e coraggioso di tutto Mozart con solista Marika Franchino.

Particolare, poi, l'ultimo spettacolo “Na vota c'era”, in collaborazione con Primavera dei Teatri: dittico calabrese  ovvero riscrittura originale da Letterio di Francia, di e con Dario De Luca. Uno spettacolo coinvolgente, lieve e profondo insieme, da godere con sorriso e ricordare con riflessione, con una trascrizione magistrale tra sound classico, popolare, ed elettronico.

“Un primo esperimentom quello tavernese di Armonie d'Arte – ha evidenziato Giordano – che ha confermato tutto il valore e le potenzialità del luogo  e, nel contempo, ha evidenziato tutto il lavoro da fare per abituare il pubblico a pensare a Taverna come luogo non solo di Mattia Preti ma anche di performance contemporanee.”

“Siamo molto soddisfatti di questa sinergia creatasi con il Festival – ha sottolineato il sindaco di Taverna, Sebastiano Tarantino - Si è trattata di una collaborazione e coproduzione con il progetto "Cultura e Natura non solo una rima / Micro Festival prima edizione" del Comune che ho l'onore di guidare. Vogliamo portare avanti la promozione delle bellezze artistiche di questo borgo ma anche quelle naturalistiche e ambientali. Un'importante vetrina per Taverna ed è sicuramente l'inizio di un proficuo percorso con Armonie d'Arte.”

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