Anche se alle battute finali della sua XXII edizione, Armonie d'Arte Festival, ideato e diretto da Chiara Giordano, continua a stupire per la qualità della sua programmazione.
Grande attesa stasera, al Cinema Teatro Comunale di Catanzaro, e doppio spettacolo – ore 19 e ore 20.30, per “Il Terzo Reich”, la video-installazione del regista, creatore di scene, luci e costumi, Romeo Castellucci, conosciuto per aver dato vita a un teatro fondato sulla totalità delle arti e rivolto a una percezione integrale dell’opera.
Il Terzo Reich si basa sulla rappresentazione spettrale di tutti i nomi; una sequenza della totalità dei sostantivi del vocabolario italiano proiettati uno a uno. Lo spettatore è costretto a comprimere lo sguardo sul punto critico di fusione, poco prima della perdita dell’aggancio percettivo, nello sfarfallamento che sfugge alla netta distinzione dei singoli termini. Il frenetico e liminale susseguirsi delle parole fa sì che alcune di esse rimangano impresse nella corteccia visiva di ciascun spettatore; altre – la maggioranza – andranno perse. Lo spettatore, subisce la parola umana sotto l’aspetto della quantità. Non il cosa, ma il quanto. L’affastellarsi frenetico delle nominazioni non lascia alcuno spazio alla scelta o al discernimento. Il nucleo del linguaggio ritorna al rumore bianco, che riporta al caos.
Il Terzo Reich è l’immagine di una comunicazione inculcata e obbligatoria, la cui violenza è pari alla pretesa di uguaglianza. Qui, il linguaggio-macchina esaurisce interi ambiti di realtà, là dove i nomi appaiono uguali nella loro serialità meccanica, come fossero i blocchi edilizi di una conoscenza che non lascia scampo.
L’installazione presenta audio a volumi elevati e immagini ad alta frequenza che sono sconsigliate a chi è affetto da epilessia, cardiopatia e a persone fotosensibili e ai minori di 12 anni.
Il teatro di Romeo Castellucci propone una drammaturgia che ribalta il primato della letteratura, facendo della sua opera una complessa forma d’arte; un teatro fatto di immagini straordinariamente ricche espresso in un linguaggio comprensibile come la musica, la scultura, la pittura o l’architettura
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