Armonie d'arte festival. La classicità greca dialoga con le tragedie moderne “I Messaggeri” di Emma Dante colpiscono e stupiscono

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images Armonie d'arte festival. La classicità greca dialoga con le tragedie moderne “I Messaggeri” di Emma Dante colpiscono e stupiscono
Emma Dante
  27 agosto 2020 16:27

Uno spettacolo intelligente, intenso e profondo che mette insieme il fascino di un mondo intramontabile, quello classico, e i drammi del tempo attuale. “I Messaggeri” di Emma Dante colpiscono e stupiscono il pubblico di Armoni d'Arte Festival, diretto da Chiara Giordano.

Nell'incantevole scenario del Parco Archeologico Nazionale Scolacium di Borgia (CZ), tra recitazione, canti e musica hanno preso forma i messaggeri, quelli de Le Baccanti, di Edipo Re, de l'Eracle e di Medea.

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Uno straordinario lavoro quello pensato dalla regista e attrice, conosciuta e apprezzata per la sua ricerca dell'immediatezza comunicativa basata sul ritmo, sul linguaggio e sull’uso del dialetto, e che ha al suo centro l’universo culturale  siciliano, le sue origini. E, infatti, nello spettacolo-concerto tratto da Euripide e Sofocle, dove il repertorio della classicità greca incontra le tragedie comtemporanee, si ritrovano tutte le peculiarità di Emma Dante.

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“Parla, dicci cos´è accaduto agli infelici, lo esorta il Coro. E il Messaggero comincia. Senza risparmiarci i particolari”...I messaggeri delle tragedie ci riguardano da vicino, assomigliano ai nostri messaggeri contemporanei, portatori di dolore e lutto. La regista accosta il racconto della Protezione Civile, ascoltato puntualmente in questi mesi, a quello delle tragedie greche.

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Uno spettacolo per ricominciare, per dare un segnale a quel teatro che è ancora “convalescente”, come dichiara una voce fuori campo. Gli attori cercano di liberarsi, di tornare a gioire ma la voce narrante li riporta nella situazione attuale, nel pericolo che incombe, nella necessità di rispettare ancora delle regole. Un lavoro che racconta le difficoltà di fare un'azione scenica, di stare dentro una finzione con delle regole e questo desiderio degli artisti di festeggiare la vita. Un vero e proprio braccio di ferro tra il desiderio di tornare a vivere e il bisogno di seguire delle limitazioni.

Grande prova da parte di tutti gli attori: Elena Borgogni, Sandro Maria Campagna, Adriano Di Carlo, Naike Anna Silipo e Sabrina Vicari.

A dare plusvalore è la presenza con i loro canti e musiche dei Fratelli Mancuso - cantanti, compositori e polinstrumentisti originari della Sicilia - che irrompono sulla scena stringendosi in un abbraccio - proprio quell'abbraccio che al tempo del Covid è negato, se non congiunti – e cantando a cappella. I musicisti guidano  poi tutto lo spettacolo suonando diversi strumenti – harmonium, sdrouti box, saz divan, saz jura, chitarra classica, violino, ghironda, sansula, sipsy e cembali – e accompagnando i presenti in un viaggio straordinario tra passato e presente.

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