Grande carica di energia e spiritualità per una performance all'insegna delle contaminazioni musicali e dello spirito di unione tra i popoli. “Les nuits barbares, ou les premiers matins du monde”: lo spettacolo di danza portato ieri sera in scena al Parco Archeologico Nazionale Scolacium di Borgia (Cz) per Armonie d'Arte Festival dalla compagnia di ballo Hervé Koubi è stato un vero e proprio successo, un vortice di emozioni che ha travolto il pubblico dall'inizio alla fine.
Occhi sgranati e attenti per un’opera dedicata al tema dell’origine della cultura mediterranea. Un vero e proprio gioiello quello concepito dal coreografo franco-algerino Hervé Koubi che ha unito potenza ipnotica della parata da guerra e la precisione del balletto classico.
Un affascinante incontro tra culture e religioni con musiche di Mozart, Fauré, Wagner e sonorità provenienti dalle tradizioni algerine.
Hervé Koubi, ballerino-coreografo amato in tutto il mondo, ha riscritto, con efficacia, utlizzando il linguaggio della danza, una storia millenaria, portando sul palco la paura ancestrale dello straniero, dell’altro da sé, per rivelare infine la raffinatezza delle culture “barbare”.
Non lavorando sulla narrazione, ma sugli ambienti, sulla presenza della “carne” e la potenza delle immagini, gli eccezionali e atletici ballerini si sono trasformati da guerrieri a corpo di ballo o coro d’opera. Gonne fatte muovere in modo vorticoso, lame e coltelli agitati al tempo della musica sacra , mescolata con ipnotiche melodie tradizionali algerine, dialogando con il patrimonio musicale e spirituale dell’occidente.
Grande sensualità ed energia mozzafiato che evoca un’umanità intera di barbari: Persiani, Celti, Greci, Vandali e Babilonesi, quasi delle apparizioni da tempi remoti e oscuri, che hanno influenzato quel grande crocevia di culture che è il Mediterraneo. Proprio come il sottotitolo che da quest'anno accompagna Armonie d'Arte, “Nuove Rotte Mediterranee”. Un altro colpo nel segno per il direttore artistico Chiara Giordano che sta raccogliendo ampi consensi con la sua programmazione.
E stasera in arrivo la leggenda del pianoforte, Martha Argerich. Interprete eccezionale per temperamento e personalità, la grande pianista argentina è legata da un lungo e glorioso rapporto con l’Italia, che parte proprio dalla Calabria, perché a Crotone nacque il suo venerato Maestro Vincenzo Francesco Scaramuzza.
Al Parco archeologico Scolacium di Scolacium sarà con altri artisti di rango in un programma importante, colto, ma anche godibilissimo:
THEODOSIA NTOKOU - piano
ANNIE DUTOIT- ARGERICH - voce narrante
QUARTETTO D’ARCHI DELLA SCALA
Francesco Manara - violino
Daniele Pascoletti - violino
Simonide Braconi - viola
Massimo Polidori - violoncello
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