Nel corso di questa settimana, nell’ambito dei servizi di controllo del territorio e del “Piano di Azione Nazionale e Transnazionale - Focus ‘ndrangheta” sono stati conseguiti i seguenti risultati:
Nella giornata di venerdì 5 giugno 2020, personale della Divisione P.A.S.I. - Squadra Amministrativa, unitamente a personale del Reparto Prevenzione Crimine di Cosenza, in ottemperanza ai servizi di “Focus ‘ndrangheta”, ha proceduto, nel Comune di Isola di Capo Rizzuto, ad effettuare controlli amministrativi presso alcune sottonotate attività commerciali, conseguendo i seguenti risultati:
Presso un’attività di somministrazione di alimenti e bevande, si identificava preliminarmente un dipendente, per il quale veniva invitato il titolare ad esibire la relativa documentazione. Al termine del controllo circa il possesso delle autorizzazioni amministrative, si invitava il titolare presso questi uffici a portare in visione la segnalazione certificata di inizio attività, non esibita al momento. In prosecuzione si procedeva al sequestro amministrativo, ex art. 13 della legge n. 689/1981, di nr. 01 congegno elettromeccanico. Quanto sopra in violazione all’ art. 110 comma 9 lettera f quater del T.U.L.P.S., comma aggiunto dall’art. 27 comma 7 del D.L. n. 4/2019, in quanto si accertava che in “qualità di titolare dell’esercizio di sala giochi in argomento, metteva a disposizione in luoghi pubblici o aperti al pubblico o in circoli o associazioni di qualunque specie, apparecchi destinati, anche indirettamente, a qualunque forma di gioco, anche di natura promozionale, non rispondenti alle caratteristiche di cui ai commi 6 e 7”. In merito si procedeva ad elevare relativa sanzione amministrativa per un importo pari ad € 10.000,00 in misura ridotta;
presso un circolo privato affiliato A.S.C. si procedeva al sequestro amministrativo, ex art. 13 della legge n. 689/1981, di nr. 2 (due) postazioni internet, complete. Quanto sopra in violazione all’ art. 110 comma 9 lettera f quater del T.U.L.P.S., comma aggiunto dall’art. 27 comma 7 del D.L. n. 4/2019, in quanto si accertava che in “qualità di presidente pro-tempore del circolo privato in argomento, metteva a disposizione in luoghi pubblici o aperti al pubblico o in circoli o associazioni di qualunque specie, apparecchi destinati, anche indirettamente, a qualunque forma di gioco, anche di natura promozionale, non rispondenti alle caratteristiche di cui ai commi 6 e 7”.
In merito si procedeva ad elevare la relativa sanzione amministrativa per un importo pari ad € 20.000,00 in misura ridotta. In prosecuzione si procedeva alla contestazione amministrativa di cui all'art. 4 c. 1 del D.L. n. 19/2020 (p.m.r. € 400,00), per aver consentito all'interno del circolo privato in argomento, attraverso la messa a disposizione ai soci delle apparecchiature informatiche oggetto di sequestro amministrativo, l’attività di esercizio scommesse nonostante il divieto imposto dall'ordinanza della Regione Calabria nr. 43 del 16/05/2020 e del DPCM del 17/05/2020, relative al contenimento del rischio epidemiologico derivante dal “COVID-19”. Si procedeva inoltre ad applicare la sanzione accessoria della sospensione immediata dell'attività per 5 giorni. In merito seguirà segnalazione al Prefetto di Crotone per l'eventuale irrogazione dell'ulteriore sanzione della sospensione dell'attività da 5 a 30 giorni.
Nel pomeriggio di sabato 6 giugno u.s., personale della Squadra Volanti ha deferito in stato libertà, C. P. crotonese classe 1971, ivi residente, per i reati di “minacce e resistenza a Pubblico Ufficiale” e “lesioni personali”.
Nella giornata di domenica 7 giugno u.s., personale della Squadra Volante ha deferito in stato di libertà le seguenti persone:
- T. G. crotonese classe 1980, ivi residente, perché resosi responsabile del reato di “detenzione di sostanza stupefacente”. Nella circostanza il predetto veniva trovato in possesso di gr. 1,51 di “eroina”, opportunamente sequestrata;
- R. E. crotonese classe 1975, ivi residente, perché resosi responsabile del reato di “porto di armi od oggetti atti ad offendere”. Nella circostanza, il predetto veniva trovato in possesso di una cesoia della lunghezza complessiva di cm. 55, con lama di cm. 28, opportunamente sequestrata.
Nella giornata di lunedì 8 giugno u.s., personale della Squadra Volante ha deferito in stato di libertà M. A. M. nata ad Isola Capo Rizzuto (KR) classe 1976, ivi residente, perché resasi responsabile del reato di “porto di armi od oggetti atti ad offendere”. Nella circostanza la predetta veniva trovata in possesso di un coltello a serramanico della lunghezza complessiva di cm 18, con lama di cm 8, opportunamente sequestrato.
Nella stessa giornata, personale della Squadra Volante ha segnalato amministrativamente al Sig. Prefetto, ai sensi dell’art. 75 D.P.R. 309/90, in quanto assuntore di sostanze stupefacenti, C. D. classe 1991. Nella circostanza il predetto veniva trovato in possesso di gr. 0,12 di “marijuana”, opportunamente sequestrata.
Nella giornata di martedì 9 giugno u.s., personale della Squadra Volante ha deferito in stato di libertà B. D. crotonese classe 1964, ivi residente, con numerosi precedenti di Polizia, perché resosi responsabile del reato di “porto di armi od oggetti atti ad offendere” e “minaccia aggravata”. Nella circostanza il predetto veniva trovato in possesso di un coltello a serramanico della lunghezza complessiva di cm 16,5 con lama di cm 7,5, opportunamente sequestrato.
Nella stessa giornata, personale della Squadra Volante ha segnalato amministrativamente al Sig. Prefetto, ai sensi dell’art.75 D.P.R. 309/90, in quanto assuntore di sostanze stupefacenti, T. C. Crotonese classe 1984, ivi residente. Nella circostanza il predetto veniva trovato in possesso di gr. 0,97 di “marijuana”, opportunamente sequestrata.
Sempre martedì 9 giugno u.s., personale della Squadra Mobile, ha deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone, F. G. crotonese classe 1989, ivi residente, indagato per le ipotesi di reato di “maltrattamenti in famiglia” ed “estorsione”.
Inoltre, nel pomeriggio, personale della Divisione P.A.S.I. - Squadra Amministrativa, in esecuzione ai servizi di “Focus ‘ndrangheta”, ha effettuato controlli amministrativi nei confronti di alcune attività commerciali, all’esito dei quali presso un circolo privato, affiliato A.S.C., dopo aver verificato che i sigilli precedentemente apposti nei mesi scorsi, su n. 4 congegni elettronici del tipo “Totem”, oggetto di sequestro amministrativo, e custoditi all’interno dei locali dell’associazione, erano stati rimossi. Si procedeva pertanto a deferire alla competente Autorità Giudiziaria, ex art. 349 c.p. (violazione sigilli), C. V. nato a Crotone classe 1956, in quanto custode degli apparecchi in argomento. In prosecuzione del controllo si procedeva al sequestro amministrativo di nr. 1 (una) postazione internet completa e di nr. 01 congegno elettromeccanico, in quanto si accertava che in “qualità di presidente pro-tempore del circolo privato in argomento, metteva a disposizione in luoghi pubblici o aperti al pubblico o in circoli o associazioni di qualunque specie, apparecchi destinati, anche indirettamente, a qualunque forma di gioco, anche di natura promozionale, non rispondenti alle caratteristiche di cui ai commi 6 e 7”. Contestualmente si procedeva ad elevare relativa sanzione amministrativa per un importo pari ad € 20.000,00 in misura ridotta.
Inoltre, si procedeva ad elevare contestazione amministrativa di cui all'art. 4 c. 1 del D.L. n. 19/2020 (p.m.r. € 400,00), per non aver proceduto ad attuare le previste prescrizioni sia di carattere informativo che igienico - sanitario, previste dall'ordinanza della Regione Calabria nr. 43 del 16/05/2020 e del D.P.C.M. del 17.05.2020, relative al contenimento del rischio epidemiologico derivante dal “COVID-19” e, pertanto, si applicava la sanzione accessoria della sospensione immediata dell'attività per 5 giorni. In merito seguirà segnalazione al Prefetto di Crotone per l'eventuale irrogazione dell'ulteriore sanzione della sospensione dell'attività da 5 a 30 giorni e contestazione amministrativa ex art. 3 e art. 10 comma 1 della L. n. 287/1991, per aver consentito la somministrazione di bevande alcoliche a persone non affiliate alla predetta associazione, per un importo in misura ridotta pari ad € 1.032,00.
Infine nel tardo pomeriggio, personale della Divisione Polizia Anticrimine ha notificato un Ordine di Esecuzione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bergamo per espiazione di pena detentiva in regime di arresti domiciliari per mesi 4 (quattro), nei confronti di V. N. nata in provincia di Milano classe 1990, residente a Crotone.
Nella mattinata di mercoledì 10 giugno u.s., personale della Divisione P.A.S.I. - Squadra Amministrativa ha effettuato un controllo amministrativo nei confronti di un’attività di somministrazione di alimenti e bevande. In avvio si identificavano n. 9 dipendenti, dei quali, n. 4 risultavano essere regolarmente assunti, mentre per altri n. 4 si invitata il titolare a portare in visione il relativo contratto di assunzione e n. 1 risultava essere non regolarmente assunto (in nero). In merito si procedeva ad interessare il competente Ispettorato Territoriale del Lavoro di Crotone. In prosecuzione dell’attività si procedeva alla verifica circa il regolare possesso delle autorizzazioni amministrative, al termine della quale si emetteva biglietto d’invito finalizzato all’esibizione di ulteriore documentazione di carattere amministrativo e sanitario non esibita al momento. Al termine delle ulteriori verifiche si elevava contestazione amministrativa di cui all'art. 4 c. 1 del D.L. n. 19/2020 (p.m.r. € 400,00), per non aver proceduto ad attuare in maniera conforme le prescrizioni previste dall'ordinanza della Regione Calabria nr. 43 del 16/05/2020 e del D.P.C.M. del 17.05.2020, relative al contenimento del rischio epidemiologico derivante dal “COVID-19”, specificatamente per quanto concerne gli obblighi attinenti alle modalità di registrazione e conservazione dei dati relativi ai clienti e quelli riguardanti l’obbligo di indossare la mascherina per il personale dipendente che viene a contatto con gli stessi. Quindi si procedeva ad applicare la sanzione accessoria della sospensione immediata dell'attività per 5 giorni. In merito seguirà segnalazione al Prefetto di Crotone per l'eventuale irrogazione dell'ulteriore sanzione della sospensione dell'attività da 5 a 30 giorni.
Nella tarda mattinata del 11 giugno 2020, personale della Squadra Mobile, all’esito di mirati servizi per la prevenzione e repressione dei reati in materia di sostanze stupefacenti, ha tratto in arresto in flagranza di reato, in quanto indagati per l'ipotesi di reato di cui all’art. 73 D.P.R. 309/90 (detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti), i seguenti soggetti:
Nella circostanza, all’esito della perquisizione personale, estesa anche all’autovettura su cui viaggiavano, i due soggetti venivano trovati in possesso di n. 3 bustine termosaldate, contenenti sostanza stupefacente del tipo eroina, rispettivamente del peso lordo di gr. 9,81, gr. 0,48 e gr. 0,88, per un totale di gr. 11,28. Ultimati gli adempimenti di rito, gli arrestati, come disposto dall’Autorità Giudiziaria procedente, venivano sottoposti agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni.
Nella serata del 11 giugno 2020, personale della Squadra Mobile ha segnalato alla locale Prefettura, in quanto assuntore di sostanze stupefacenti, T. F., crotonese classe ‘87, ivi residente, poiché a seguito di perquisizione personale veniva trovato in possesso di un involucro di cellophane termosaldato contente sostanza stupefacente del tipo cocaina del peso lordo di gr. 0,63, opportunamente sequestrata.
Nella giornata dell’11 giugno u.s., personale della Divisione P.A.S.I. - Squadra Amministrativa ha proceduto ad alcuni controlli amministrativi, all’esito dei quali, presso un’attività di somministrazione di alimenti e bevande si identificava una dipendente, che dalle successive dichiarazioni assunte non risultava essere regolarmente assunta (in nero). In merito si è proceduto ad interessare il competente Ispettorato Territoriale del Lavoro di Crotone. Al termine del successivo controllo volto alla verifica circa il possesso delle autorizzazioni amministrative, si invitava il titolare a recarsi presso questi uffici al fine di portare in visione ulteriore documentazione non esibita al momento del controllo (segnalazione certificata di inizio attività). Si è proceduto inoltre alla contestazione amministrativa della mancata esposizione del cartello indicante il turno di apertura, nonché il giorno di riposo settimanale, per un importo in misura ridotta pari ad euro 308,00, nonché alla contestazione amministrativa di cui all'art. 4 c. 1 del D.L. n. 19/2020 (pmr € 400,00), per non aver proceduto ad attuare in maniera conforme le prescrizioni previste dall'ordinanza della Regione Calabria nr. 43 del 16/05/2020 e del DPCM del 17/05/2020, relative al contenimento del rischio epidemiologico derivante dal “COVID-19”, specificatamente per quanto concerne gli obblighi informativi e quelli di carattere igienico - sanitario. È stata applicata inoltre la sanzione accessoria della sospensione immediata dell'attività per 5 giorni. È stata inoltrata inoltre la segnalazione al Prefetto di Crotone per l'eventuale irrogazione dell'ulteriore sanzione della sospensione dell'attività da 5 a 30 giorni.
Nella mattina dell’11 giugno u.s., personale della Divisione P.A.S.I. - Squadra Amministrativa, a seguito dei successivi accertamenti documentali esperiti relativamente al controllo effettuato in data 09.06.2020 nei confronti di un circolo privato sito a Santa Severina (KR), ha elevato sanzione amministrativa ex art. 3 e 10 1 comma della Legge n. 287/1991 per un importo in misura ridotta pari ad euro 1.032,00, in quanto si accertava che l’associazione in argomento era sprovvista della necessaria autorizzazione per la somministrazione di alimenti e bevande comprese quelle alcoliche, riservata ai soli soci.
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