Questa mattina i militari della Compagnia Carabinieri di Locri, con la collaborazione dei Comandi dell’Arma territorialmente competenti su tutto il territorio italiano, hanno eseguito numerose ordinanze applicative di misura cautelare, emesse dal Tribunale di Locri su richiesta della locale Procura della Repubblica, ponendo fine alle terribili condizioni di sfruttamento di ragazze indifese costrette a prostituirsi. L’esecuzione dei provvedimenti cautelari è l’epilogo di un’attività investigativa dei militari della Stazione di Siderno coordinati dal Sostituto Procuratore titolare del fascicolo.
Gli arrestati sono:
I primi tre sono sottoposti alla misura della custodia cautelare in carcere, gli altri quattro alla misura degli arresti domiciliari; tutti sono accusati – a vario titolo – di concorso di persone nel reato di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione mediante la gestione di varie “case di incontri”.
Altre tre indagate destinatarie di misura cautelare in carcere sono attualmente irreperibili e attivamente ricercate dagli uomini dell’Arma in Italia e all’estero.
Alcune ragazze erano costrette a prostituirsi per le minacce di morte e le violenze subite da sfruttatori senza scrupoli ed anche per evitare che si concretizzassero analoghe intimidazioni nei confronti della famiglie di origine.
L’esito delle indagini ha delineato il ruolo:
Nel corso del biennio di indagini sono stati accertati quasi mille clienti, ciascuno pronto a pagare da un minimo di 50 euro fino a 200 euro per incontri a domicilio. Il numero degli avventori era talmente alto che in alcune circostanze le richieste si accavallano determinando lunghe attese all’esterno degli appartamenti, tre dei quali, ubicati nelle vie centrali di Siderno, sono stati sequestrati.
All’esito delle operazioni, gli arrestati sono stati condotti presso le Case Circondariali di Reggio Calabria, Locri e Vicenza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Avrebbe utilizzato anche un appartamento nel centro di Milano per gli incontri con i "clienti" l'organizzazione sgominata con l'operazione "Sex home" dai carabinieri della Compagnia di Locri accusata di avere gestito un vasto giro di prostituzione. L'operazione ha portato stamattina all'arresto di sette persone.
Sempre allo scopo di organizzare gli incontri con le prostitute sarebbero stati utilizzati, secondo l'accusa, anche appartamenti a Siderno (Reggio Calabria) ed a Rende (Cosenza).
Il giro di prostituzione che é stato sgominato, secondo quanto é emerso dalle indagini, ruotava soprattutto attorno ad un appartamento affittato da Saloua Nadir a Siderno e risultato di proprietà di Giovanni Alessi.
Il numero di clienti del "giro" di prostituzione, secondo quanto hanno riferito i carabinieri, era talmente alto che in alcune circostanze le richieste di incontro si accavallavano al punto da determinare lunghe attese all'esterno degli appartamenti, tre dei quali, ubicati nel centro di Siderno, sono stati sequestrati dai carabinieri.
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