Arresto Tallini. De Caprio: "Fiducia nella magistratura, spero che possa dimostrare la sua innocenza"

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Antonio De Caprio

Il presidente della commissione anti ‘ndrangheta della Regione Calabria commenta duramente le parole del senatore Nicola Morra sul compianto presidente Jole Santelli: "Parole vomitevoli che offendono la memoria di una grande donna"

  20 novembre 2020 09:51

Il presidente della commissione anti ‘ndrangheta della Regione Calabria, Antonio De Caprio, all’indomani dell’inchiesta giudiziaria che ha visto coinvolto il presidente dell’assise regionale Domenico Tallini, esprime «fiducia nella magistratura». «È quanto mai necessario, specie in questo frangente storico - afferma De Caprio -, riporre la massima fiducia negli organi inquirenti che lavorano per far rispettare le leggi, pre-condizione per il riscatto sociale della Calabria. Ad ogni modo, mi auguro che il collega Tallini riesca a dimostrare la sua estraneità ai fatti nelle sedi preposte, per il bene suo e della credibilità delle istituzioni che rappresentiamo. Comunque, non posso esimermi dal ribadire, non già e non solo da presidente della commissione anti ‘ndrangheta, ma da uomo delle istituzioni, che la ‘ndrangheta è la rovina di questa terra, sia per i danni prodotti e che continua a produrre, sia nella sua “veste”, spesso, di capro espiatorio di fallimenti afferenti all’inconsistenza dell’impegno di istituzioni e burocrati».

L’esponente di Forza Italia, poi, commenta duramente le parole del senatore Nicola Morra sul compianto presidente Jole Santelli: «Parole vomitevoli che offendono la memoria di una grande donna, libera, sognatrice e innamorata della propria terra, che ha speso tutte le sue energie, seppur provata da un male, che in vario modo hanno conosciuto tutti, con ripercussioni che stravolgono la visione della vita». «Inqualificabili», a giudizio di De Caprio, sono infine le affermazioni sui calabresi in generale che si “meriterebbero” la difficile condizione che stanno vivendo: «Il senatore Morra, dall’alto del suo piedistallo, in barba all’empatia e al mero dovere civico che un politico dovrebbe avere - conclude il presidente dell’anti ‘ndrangheta - si permette di offendere anche un’intera popolazione. Quella popolazione, i calabresi, che in uno dei periodi più grigi della propria esistenza cerca di aggrapparsi alle speranze residue che le cose possano cambiare. Una parte di questi calabresi, alle elezioni politiche, aveva visto proprio nei 5 Stelle una possibile alternativa. Ma le aspettative sono state amaramente deluse, in questi anni il divario Nord-Sud si è acuito, la questione meridionale è stata affrontata al contrario. E i calabresi, alle ultime regionali, hanno deciso di voltare pagina.  Malgrado tutto. E malgrado i tanti Morra che popolano questo mondo».

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