Il segretario della Cgil sostiene che "è in atto un cambiamento culturale, i cittadini hanno capito tutto, vogliono sapere tutto e stanno rialzando la testa. Ed ora che la Magistratura, quella sana, ha aperto le indagini, nulla sarà come prima"
19 novembre 2020 10:47"Dopo anni di corsi e ricorsi finalmente in Calabria alcuni hanno scoperto che la sanità è stata la metafora dello scambio politico-mafioso. Hanno scoperto che di sanità si muore, ma si vincono anche le elezioni, si eleggono consiglieri regionali, parlamentari, sindaci". A sostenerlo è Angelo Sposato, segretario generale della Cgil Calabria.
"Oggi si usano termini come azzeramento del debito, tracciabilità della spesa, sblocco delle assunzioni. Quando li pronunciavamo noi - sostiene ancora il segretario generale della Cgil calabrese - sembravamo degli alieni e la politica tutta, voltava la faccia da un'altra parte, tra sagre, autocelebrazioni, premi inutili e selfie. È in atto un cambiamento culturale, i cittadini hanno capito tutto, vogliono sapere tutto e stanno rialzando la testa. Ed ora che la Magistratura, quella sana, ha aperto le indagini, nulla sarà come prima".
"Forse è stata l'emergenza Covid, forse no - sottolinea concludendo Sposato - una cosa è certa: la politica regionale, o meglio, quello che rimane di essa, tranne rare eccezioni, dovrebbe interrogarsi sul ruolo svolto in questi mesi e in questa fase. Non è antipolitica, è constatazione dei fatti. Se abbiamo uno come Spirlì Presidente facente funzioni, anche i partiti hanno fallito. Tutti. Nessuno escluso".
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