Arriva il Natale al Centro Diurno di Montepaone con i presepi solidali fatti dai ragazzi (FOTO)

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Arriva il Natale al Centro Diurno di Montepaone con i presepi solidali fatti dai ragazzi (FOTO)

  14 dicembre 2020 22:11

di NICOLO' VITO GALLELLO

Al Centro Diurno di Montepaone si avverte aria natalizia. Ormai da diversi anni il Centro Salute Mentale di Soverato, diretto dal dottor Luigi Apicella, porta avanti svariati progetti nell’ambito del programma riabilitativo. Infatti, anche per quest’anno, il Centro Diurno gestito dalla dottoressa Loredana Caserta del CSM di Montepaone lido, nonostante le difficoltà causate dal Covid-19, ha raggiunto gli obiettivi del periodo stagionale previsti dal programma annuale “Vendemmia” e “Presepistica”.  I ragazzi che frequentano il Centro Diurno hanno lavorato, in piccoli gruppi ben distanziati, nel pieno rispetto delle norme anti-Covid, alla creazione di bellissimi Presepi. Grazie al costante impegno professionale dello staff dedicato e all’elevata dedizione degli operatori è stato possibile realizzare opere presepistiche in terracotta e legno, pezzi unici lavorati dai giovani in riabilitazione, totalmente a mano. La costruzione dei Presepi e l’attività di vendemmia, avvenuta in un momento precedente, hanno permesso ai ragazzi del centro di proseguire il programma di Riabilitazione Psicosociale attraverso attività finalizzate alla risocializzazione e alla riabilitazione motoria.

Banner

Banner

La costruzione dei presepi solidali viene fatta interamente nel centro Diurno, ogni fase del lavoro è curata dai ragazzi: dalla costruzione dei mattoncini d’argilla, che vengono tagliati e infornati e successivamente adoperati per assemblare le capanne, passando al legno utilizzato nella costruzione di steccati e altri ornamenti che i giovani del centro meticolosamente raccolgono in spiaggia o nelle campagne, sino al muschio raccolto in montagna. Inoltre, per la realizzazione di oggetti da inserire nel Presepe vengono sfruttati materiali di recupero con lo scopo di risparmiare e stimolare la fantasia del paziente che, attraverso la manipolazione di forme più o meno regolari, riesce a dar vita a creazioni non condizionate dalla paura dello spreco. La fase finale della lavorazione ci porta alla realizzazione del prodotto finito con grande gioia e soddisfazione sia da parte dei giovani che degli operatori.  Tutte queste attività non fanno che accrescere il processo riabilitativo che si cerca di operare, la risposta positiva che i ragazzi danno nei confronti del programma è decisamente un traguardo importante. Tutto ciò è stato possibile grazie all’azione coordinata delle associazioni "Don Pellicanò" e “Ama Calabria” che hanno fornito un contributo fondamentale per la realizzazione dei progetti.

Banner

Alla produzione dei Presepi, uno dei quali è esposto all’ingresso del CSM, è stata affiancata l’organizzazione di una lotteria. Previa offerta, infatti, sarà possibile ottenere un biglietto e da questo la possibilità di vincere proprio il presepe esposto all’interno del CSM di Montepaone. Le altre opere presepistiche realizzate dai ragazzi sono state donate a diversi locali, i quali avranno l’opportunità di vendere i biglietti per la partecipazione alla lotteria di cui ciascuno stabilirà le modalità; alternativa al tradizionale stand natalizio degli anni precedenti nel rispetto delle limitazioni imposte dal covid-19. Il ricavato della vendita dei biglietti e delle offerte al Presepe esposto al CSM sarà interamente speso per l’acquisto del materiale occorrente al Centro Diurno e dunque a totale beneficio di chi lo frequenta.

Una nota positiva, in una situazione così destabilizzante, viene fuori proprio dal ruolo rilevante ricoperto dalle famiglie di questi giovani pazienti. A loro va, infatti, il plauso e il ringraziamento da parte di tutto il personale del CSM, per la disponibilità e l’impegno nell’accompagnare i ragazzi durante lo svolgimento del progetto nonostante le difficoltà imposte dal contesto. Il lavoro costante degli operatori del Centro ha permesso di mantenere vivo, malgrado il primo e il secondo lockdown, il dialogo e l’ascolto con questi ragazzi. Questo rapporto è stato portato avanti anche grazie al supporto fornito dalle tirocinanti del centro che, mediante colloqui a distanza in modalità telematica, hanno continuato a offrire il supporto richiesto ai giovani pazienti.

 

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner