Ecco la lettera di un gruppo di ragazzi del Corvo, un quartiere di Catanzaro, che ha voluto ricordare il dottor Annibale Battaglia, medico deceduto ieri a causa del Covid all'ospedale Pugliese di Catanzaro.
È un compito per niente semplice quello che ci troviamo a dover svolgere oggi, è un dolore troppo grande quello che oggi stiamo vivendo.
In Calabria, terra di nessuno, ci siamo sentiti sempre facenti parte di una grande Famiglia. Quanto rassicurante è stato vivere un malanno, un importante problema di salute, confortati dalle sue Parole.
Parole, quante ne ha spese per i suoi pazienti; le Parole che a volte erano farmaco, cura, apprensione, sentimento.
Una Famiglia, la sua, tra Lei e i suoi pazienti; un piccolo esercito potremmo dire, sparso negli angoli della città, che avrebbe combattuto con ogni arma e soprattutto con ogni Parola se questo fosse servito a tenerla in vita.
Un piccolo esercito, il nostro, di gente che in Calabria, terra di nessuno, ha conosciuto cosa significasse l'assistenza. Assistenza che prima d'ogni cosa ha significato ascolto, ed ha voluto dire anche comprensione, ma anche compassione.
Quante chiamate, anche negli orari più scomodi; le visite a domicilio, per esser sicuro di non trascurare un problema importante o per andar incontro al suo paziente più anziano; la porta aperta e la luce accesa, quando ormai fuori era buio da diverse ore ma i pazienti avevano ancora una domanda da farle.
Caro Dottor Battaglia, che dolore per noi quest oggi! Siamo sperduti e impauriti; non eravo pronti, e forse non lo saremmo mai stati.
Un esercito allo sbaraglio, colmo di dolore. Come faremo ora? A chi rivolgeremo le nostre incertezze, i nostri drammi più grandi?
Ognuno di noi avrebbe un'esperienza personale da poter raccontare e di tanta gente leggeremmo che il Dottor Battaglia ha saputo riconoscere una patologia improbabile, alcuni direbbero della volta in cui il Suo intuito salvò la loro vita, molti racconterebbero delle chiamate la domenica sera per avere notizie sullo stato di salute, tantissimi poi potrebbero ricordare le volte in cui il Suo nome ha fatto mettere "sull'attenti" i Suoi colleghi. Tutti noi potremmo essere testimoni delle lunghe attese prima di una visita e tutti noi ammetteremmo che tante volte dietro quella porta ci siamo anche scoraggiati ad aspettare.. Ma quanta soddisfazione uscendo da lì, quante rassicurazioni, parole di conforto.
Nella terra di nessuno, non siamo mai stati un numero, mai un sintomo o una malattia; ci siamo sentiti chiamare col nostro nome, quello con cui ci chiamano i Familiari, quello che viene usato per darti a volte una strigliata, a volte una pacca sulla spalla. Ci ha accolti nel suo studio sempre con lo stesso volto sorridente e con la stessa pazienza anche quando uscito da lì tanti pensieri l'affligevano e mai si è tirato indietro o ha chiuso la porta per andar via.
Per tutti coloro che, come noi, hanno avuto la Sua persona da sempre nelle proprie vite, Lei è Esempio, è Testimonianza, è Prova di quanto il Lavoro sia passione, di quanto sia soddisfazione ma anche sacrificio, di quanto sia dedizione ma anche stanchezza. Questo, soprattutto per i Suoi pazienti più giovani, è una lezione di vita, ma questo Lei lo sapeva già e da buon Maestro ha sempre dato esempio.
Che fortuna averla incontrata, quanta fortuna averla ascoltata. Per ogni Cura, per ogni Persona, per ogni Pensiero, un IMMENSO Grazie! Con infinita Stima e Affetto, a rivederci, dove sarà solo l'amore ad unirci.
Buon Viaggio Dottor Battaglia
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