Ars Artis, Scolacium abbraccia l’arte contemporanea

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images Ars Artis, Scolacium abbraccia l’arte contemporanea

  01 agosto 2023 18:28

di FRANCESCA FROIO

Dalla contaminazione tra storia, memoria e genialità attuale può nascere un’immersione artistico-culturale dai tratti trasversali e originali. 

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Questa la “forma mentis” con la quale il Museo e Parco Archeologico Nazionale Scolacium di Borgia (CZ), la cui direzione è affidata alla dott.ssa Elisa Nisticò ha scelto di ospitare dal 25 luglio fino al 10 settembre 2023 l’evento espositivo “Ars Artis 2023- Kronos”, frutto di un’accurata selezione tra le opere scultoree, fotografiche e figurative che potessero donare al fruitore una chiave di lettura autentica del territorio, divenendo una vetrina per chi crea ed una finestra sul mondo.

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La progettualità messa in campo dal Museo e Parco Archeologico Nazionale Scolacium,  maturata in collaborazione con l’associazione culturale “Calabria Contatto” e con la Fondazione “Andrea Cefaly”, seguendo l’orizzonte tematico proposto dal concorso letterario “Calabria in Versi”  (cui il polo archeo museale farà da cornice per l’evento finale del prossimo 18 agosto),  offrirà a tre artisti calabri (che pur essendosi formati lontano dalla terra natia hanno scelto di farvi ritorno), la preziosa  opportunità di condividere il proprio messaggio espressivo, condensandolo in evocative installazioni.

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Sulla scorta della sollecitazione “Partenza, ritorno, restanza: le sfumature della nostalgia negli orizzonti della Calabria” sottesa come si è detto alla rassegna letteraria, la creatività di Luna Loiero, Giuseppe Nisticò e Antonio Pittelli, plasmerà un itinerario (debitamente illustrato con apposite schede descrittive) che verrà presentato ufficialmente il 5 agosto 2023 nella location ospitante.

Se da una parte con spiccata sensibilità Luna Loiero con “One-Way Bottle-Vuoto a perdere” si propone di narrare fotograficamente le sfumature del viaggio migratorio, focalizzando lo sguardo sulle ricadute pratico-emotive  ad esso connaturate, per poi far assaporare lo spirito dei luoghi con “Genius Loci”, tra identità e aderenza alla comunità , dall’ altra Giuseppe Nisticò  restituisce corporeità e palpito all’accezione di restanza, radicamento e visione con le opere “Oracolo”, “Cuore”,  “Lei” e “Appartenenza”. Il piglio artistico di Antonio Pittelli si concentra invece sull’attualizzazione del mito: le installazioni “Gorgoni” e ”Canopi” decodificano con il supporto di una variegata materialità, il lascito con cui antiche credenze e popoli splendenti, hanno inciso sulla costruzione e sulla fragilità del panorama odierno.

Punto di congiunzione tra queste tre ispirazioni è la volontà di eludere il tempo (Kronos, appunto) e lo spazio, trasformandoli in dimensioni fruibili al netto delle epoche e delle condizioni di partenza, nella consapevolezza che radici, ricordanze da preservare, reperti storici, evoluzione umana (etica ed estetica) e stimoli attuali non si autoescludono anzi possono coesistere e contaminarsi vicendevolmente come intende dimostrare il Parco Scolacium. 

L’intento che l’istituzione si prefigge attraverso questa iniziativa artistica  risiede nella convinzione che sia possibile valorizzare le risorse autoctone (materiali, immateriali, antiche e recenti) , accogliendo  una bolla d’estro e cultura volta a seminare un racconto innovativo della territorialità, confermandosi  quale luogo identitario, riconoscibile e riconosciuto, parte integrante di un’ ampia rete  di spazi  collettivi ma “ familiari” in cui il visitatore e chi vi opera dall’interno, sentendosi a casa, possano sperimentare nuove suggestioni, nel segno della bellezza, dell’arricchimento umano e professionale.      

Ars Artis 2023 dimostra come Il multiforme ingegno del presente, protetto dalle ombre del passato abbia tutte le carte in regola per illuminare il domani.               

 

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