"Qualcuno ha scritto che l’uomo vede quel vede ma vede anche quel che sogna. Ed io, che sono da sempre un sognatore, ho sempre visto "lungo" in merito a progetti artistici, anche per la mia città ove me ne venga dato modo".
Inizia così, senza mezzi termini, una lunga telefonata con Piero Mascitti, art director di lunga esperienza, celebre ovunque per il suo rapporto privilegiato con il maestro Mimmo Rotella, ma non solo: Mascitti è un nome da sempre importante nel panorama dell'arte contemporanea, organizzatore di mostre, premi, eventi, promotore di innumerevoli iniziative culturali. Oggi vive a Milano e - ci dice subito telefonicamente - vive un momento "di grande serenità personale e numerosi impegni professionali".
Tra questi ultimi, ci racconta i suoi più importanti progetti:
"Sto concretizzando, per Venezia, durante il Festival del cinema, un premio dedicato all’arte". Dopo aver dato vita -ormai oltre 20 anni fa - al Premio Rotella, sta nascendo assieme alla Fondazione "Donà Dalle Rose" Il "Pop Art Prize", un premio innovativo - una foto dell'illustre maestro Aurelio Amendola - dedicato alla Pop art, che sarà assegnato ad un regista, al miglior protagonista femminile e maschile. E' già pronta la giuria - spiega Mascitti - il cui presidente sarà Mimmo Calopresti, con lui Mariolina Bassetti (vicepresidente mondo Christies); Lele Lanfranchi ( tra i più grandi collezionisti italiani di Pop art al mondo). Inoltre guardo con trepidazione il telefono: dovrebbe arrivare da New York la conferma della presenza di un nome "top".
"Ho appena finito di scrivere la biografia di Mimmo Rotella, che sarà tradotta in inglese e presentata in oltre 30 musei al mondo. Tra questi, ritengo doveroso che sia presentata anche a Catanzaro, al Museo del Rock. Perchè Rotella era profondamente "rock", lo ricordiamo tutti con le sue All Stars bianche fino ad 89 anni".
Ma Catanzaro ha un suo museo di arte contemporanea, il Marca. Perchè non ha pensato a quello?
"Rispetto il Marca e sto lavorando per lui congiuntamente al presidente della Provincia Mormile, che sta vagliando una serie di proposte, sebbene siano particolarmente onerose per l'Ente in questo momento, quindi probabilmente irrealizzabili".
Mascitti si descrive "un fiume in piena, vulcanico come ai tempi d’oro". "La mia mente - afferma - vaga verso un target, quello di "Catanzaro capitale dell’arte contemporanea. Sono contento che il sindaco Fiorita abbia fatto sua una proposta che avevo espresso attraverso i social diversi mesi prima. Riconosco a Fiorita di aver posto il tema dell'arte sul dibattito cittadino. Ora ritengo vadano fatti nomi cognomi e proposte concrete".
Mascitti di proposte ne ha già tante.
"Anzitutto - spiega - punterei l'attenzione sulla "Casa della Memoria" di Rotella, tassello fondamentale di quella "Pop City" che Catanzaro può essere. Partendo da lì, si potrebbe realizzare quel museo tanto voluto da Rotella. Nel 1964 Rotella partecipa alla Biennale con una sala personale bellissima. Dopo oltre 60 anni sarebbe straordinario ricostruire quella sala, poichè so esattamente dove sono allocate quelle opere e ne conosco personalmente i collezionisti".
Inoltre sarebbe il caso di invitare una grande curatrice per creare un modello pop di città: ho anche già il nome, la persona giusta è Cecilia Alemani, signora indiscussa dell’arte contemporanea newyorkese".
"Ringrazio poi l'assessore alla cultura Monteverdi con cui ho rapporti fecondi. - aggiunge Mascitti, che conclude con un po' di amarezza: "Permettetemi però un piccolo disappunto, premettendo che ciò che faccio per la mia città lo faccio in termini volontari, il denaro non mi interessa. E' stato convocato un tavolo sull’arte contemporanea e non hanno neanche avuto il garbo di invitarmi. La vita è fatta di fatti. La forma è anche sostanza. Ho tante proposte ma gli amministratori della mia città forse non vogliono proprio sentirle. Io, intanto, metto a disposizione della città e dei miei concittadini i miei sogni".
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