Arte, la fotografa catanzarese Naomi Canino espone alla prestigiosa mostra "ImageNation"

Per il secondo anno di seguito la fotografa catanzarese Naomi Canino è tornata in mostra per ImageNation Milan, a cura di Martin Vegas e che fa parte delle otto esposizioni di Collater.al Photography 2022, in cui hanno esposto alcuni dei più conosciuti esponenti del mondo della fotografia contemporanea come Nicholas Fols, Siermond, Rob Woodcox, Paolo Barretta.

ImageNation Milan, è una mostra fotografica internazionale nata con l’obbiettivo di mettere in evidenza il lavoro di autori indipendenti, con una vasta gamma di interessi, esperienze e background, uniti dalla comune passione per la fotografia.

Per questo anno, nel salone della Fondazione Luciana Matalon, Naomi espone ‘’Emerald Sea’’, parte di ‘’Nymphe’’, progetto più ampio della fotografa, vuole rappresentare la connessione primordiale tra individuo e natura, dove non sono ne il paesaggio puro ed incontaminato, ne la bellezza eterea della modella (Matilde Cannistrà) ad essere protagonisti assoluti, bensì la loro unione, che si esprime in un momento fugace di autenticità e leggerezza, catturato prontamente dalla fotografa, che vuole porsi come narratore ‘’en plein air’’, di questa scena in modo da coglierne appieno la mutevolezza ed il carattere sfuggente, sinonimo per Naomi, di spontaneità e genuinità.

Il soggetto ha inoltre l’intento di creare una sorta di dimensione atemporale, un implicito invito a coloro che ne osservano la scena a lasciarsi alle spalle le preoccupazioni e lo stress della vita moderna ed a farsi invece cullare dal ritmo sereno e rassicurante delle placide onde smeraldo, trovando in esse rifugio ma al contempo anche catarsi.

Dall’utilizzo dei colori è chiara tanto l’ispirazione al movimento artistico degli impressionisti, dal quale Naomi è stata influenzata anche nel realizzare altri suoi progetti e shooting come ad esempio ‘’Charme’’ e ‘’Catharsis’’, quanto l’omaggio al famoso dipinto ‘’Ofelia’’ di John Everett Millais, esponente della Confraternita dei Preraffaeliti.

Osservando quindi le foto realizzate dalla giovane fotografa, si può notare il desiderio di rendere protagonista, non tanto il soggetto in se, ma la sua parte interiore, ciò che ci accomuna e ci rende unici allo stesso tempo, mette in scena geografie esistenziali in cui ognuno può riconoscersi.

Tutte le informazioni su Naomi Canino sul suo sito https://nanuranista.wixsite.com/naomicaninophoto 

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