Asili nido a Catanzaro, Capellupo: “Presto in città saranno quattro”

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Vincenzo Capellupo
  03 ottobre 2024 08:52

“Da un asilo nido a quattro in due anni di amministrazione Fiorita: un dato in controtendenza netta rispetto al passato, evidente e significativo.
Con la variazione di bilancio approvata l'altro ieri in Consiglio e la conseguente disponibilità delle risorse da destinare alla realizzazione dell’asilo nido in viale Crotone e quelle per la riconversione di un immobile in via Ferdinandea da adibire anch’esso a nuovo asilo nido, sta prendendo concretamente forma una porzione di quel welfare comunale che il sindaco Fiorita aveva inserito tra gli assi portanti del suo programma elettorale”.
 
Lo scrive in una nota il consigliere del comune di Catanzaro Vincenzo Capellupo.
 
“Un impegno con i cittadini che si sta progressivamente mantenendo - aggiunge- e che farà di Catanzaro una città migliore, più a misura delle famiglie e delle loro esigenze. Non può e non deve passare inosservato, quindi, il dato oggettivo e cioè che, come detto, gli asili nido pubblici del Capoluogo passeranno da uno a quattro, grazie anche all'intervento in corso nel quartiere Paino Casa. Una risposta concreta a quelle famiglie che nel gestire quotidianamente i figli piccoli devono misurarsi anche con le esigenze e i tempi del lavoro, cui in molti casi si aggiungono le ristrettezze dei bilanci familiari”.

“Un welfare comunale che incrocia le politiche sulla scuola portate avanti fin qui dalla giunta guidata da Fiorita, che dei cospicui investimenti sulla riqualificazione, l’efficientamento e gli adeguamenti degli edifici scolastici di sua competenza, comprese le palestre comunali con un primo investimento su quattro di esse, ha fatto un vero e proprio cavallo di battaglia.
Ambiti come istruzione, cultura, sport e sociale che, appunto, incrociandosi, significano credere nel futuro, scommettere sulle famiglie e sulle nuove generazioni. Tutto questo - conclude la nota - in una città che per decenni è rimasta ferma al palo e disinteressata ad alcune questioni, priva di una visione che tenesse nel giusto e doveroso conto il presente e il futuro, le famiglie e i bambini”.

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