Asili nido comunali, Lostumbo: "Bene le nuove strutture ma serve un grosso investimento per gestire nel tempo"

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images Asili nido comunali, Lostumbo: "Bene le nuove strutture ma serve un grosso investimento per gestire nel tempo"
Rosario Lostumbo
  29 maggio 2025 17:01

 

“E’ giusto esaltare l’aumento del numero degli asili nido comunali che passeranno da uno (il Pepe) a quattro (incluso l’ultimo di Cavita). La carenza di queste strutture rappresenta storicamente uno dei gap più invalidanti fra il Nord e il Mezzogiorno del Paese poiché non solo penalizza i bambini ma anche le famiglie, in particolare le donne – e sappiamo quanto è basso al Sud il tasso di occupazione femminile – spesso costrette a rinunciare al posto di lavoro e alla prosecuzione della carriera. Ma una cosa è la realizzazione degli edifici, un’altra è la gestione degli stessi, con il personale numericamente e professionalmente adeguato a prendersi cura dei bambini”.

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E’ quanto afferma in una nota il consigliere comunale Rosario Lostumbo, che prosegue: “Proprio perché Catanzaro è riuscita a intercettare importanti finanziamenti per ampliare l’offerta pubblica di servizi alla prima infanzia è necessario che l’Amministrazione, con in testa il sindaco Fiorita, sollevi la questione ‘dirimente’ dei fondi necessari all’effettivo funzionamento degli asili nido di nuova costruzione. Altrimenti c’è il rischio che restino degli immobili vuoti o, comunque, destinati a finalità non coerenti con gli obiettivi fissati dal PNRR (vincolata per almeno i primi cinque anni). Poiché la tematica non riguarda certo solo Catanzaro ma tutti i Comuni impegnati nel completamento degli asili nido, penso sia utile che il sindaco coinvolga l’ANCI nazionale affinché il governo prenda coscienza che gli enti locali non avranno le risorse necessarie per reclutare il personale per erogare il servizio alle famiglie. È un investimento sul futuro e dall’elevato impatto sociale”.

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“A fronte della mancanza del pubblico – sottolinea Lostumbo -, in questi anni si è formata una ricca offerta di asili nido privati, che peraltro possono contare anch'essi sul relativo bonus INPS. Affinché quella pubblica in arrivo sia davvero competitiva è necessario un solido pacchetto di fondi per assumere figure professionali capaci di essere attrattive rispetto ai bisogni e alle esigenze delle famiglie. Una forma di concorrenza virtuosa per stimolare tutti a fare di più e meglio”.

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