Asp Catanzaro: approvato il piano di efficientamento, riqualificazione e sviluppo dei servizi

L'Asp di Catanzaro ha approvato il Piano di Efficientamento, Riqualificazione e
Sviluppo dei Servizi. Il documento, elaborato dalla Programmazione e controllo aziendale, è un adempimento legato all'ultimo riparto del fondo sanitario regionale. 

Le prospettive del piano sono piuttosto ambiziose e sono espresse nei numeri delle proiezioni fino al 2026, con spiccati aumenti del valore dei ricoveri e delle altre prestazioni e per cui si prevede un incremento del costo del personale (dal 2025) di circa 300 mila euro. 

E' poi valorizzata l'esperienza del recupero delle liste di attesa già attuate in giorni di festività (sia ambulatoriali che chirurgiche). 

Il piano analizza le voci di costo aumentate considerevolmente nel corso di quest'anno rispetto al preventivo e all'anno precedente. I Prodotti farmaceutici ed emoderivati hanno subito un incremento del 24% rispetto al preventivo 2023 e del 19% rispetto al consuntivo 2022. Variazione in aumento spiegata con la "maggiore presa in carico di pazienti in assistenza domiciliare che, oltretutto, concorre al raggiungimento degli obiettivi PNRR M6C1I1.2.1. con riferimento ai pazienti over 65".

La voce Dispositivi Medici ha registrato un incremento del 72% rispetto al preventivo 2023e del 63% rispetto al consuntivo 2022. In questo caso, l'aumento è giustificato con il "sostanziale aumento degli interventi chirurgici, tra i quali particolare incidenza assumono quelli ad alta complessità oltre che con chirurgia mininvasiva laparoscopia". 

La categoria Assistenza Integrativa  subisce un incremento del 38% rispetto al
preventivo 2023 e del 4% rispetto al consuntivo 2022. Le prestazioni specialistiche, evidenziano una variazione media in aumento, in termini di
valore (12%) e volume (12%), come da tabelle che seguono con i dati per distretto e presidio ospedaliero.

Per quanto attiene le attività di screening, nell’anno 2022, il Centro aziendale ha organizzato la distribuzione di kit del colon retto a domicilio per una fascia di cittadini abitanti in zone disagiate, coinvolgendo al contempo, con invito formale ma senza consegna del kit, l’interafascia di popolazione bersaglio per gli stessi comuni. Dalla risposta rilevata, è emerso che la distribuzione a domicilio del kit ha favorito l’adesione di oltre il 50% dei soggetti coinvolti, a fronte di un valore inferiore al 20% per i soggetti invitati esclusivamente tramite lettera. L’Azienda ritiene, mutuando altre esperienze sul territorio nazionale, di avviare un percorso direttamente sul territorio mediante l’utilizzo di dispositivi mobili/motorhome che possano coinvolgere la popolazione nelle piazze e nei luoghi di aggregazione delle città, coinvolgendo i Comuni interessati e di altri stakeholders (parrocchie, associazioni del terzo settore, varie realtà associative, Medici di Medicina Generale e strutture sanitarie,…).

Nel piano si punta al rafforzamento dell'Adi, in attesa dell'entrata in funzione delle Cot. Alla 'comunicazione innovativa', che punti sui benefici della sanità digitale. 

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