di GABRIELE RUBINO
Si respira un’aria diversa all’Asp di Catanzaro. Da qualche settimana si è insediato il direttore generale facente funzioni a tempo Ilario Lazzaro (nomina formalizzata con semplice nota diramata da Guido Longo senza seguire la procedura indicata dal Decreto Calabria bis per l’investitura del commissario straordinario), che nel periodo in cui l’azienda sanitaria provinciale era guidata dalla commissione prefettizia era il direttore sanitario. Al primo giorno utile dopo le elezioni regionali, il dg facente funzioni ha incontrato i sindacati della dirigenza medica e sanitaria. Una riunione dai toni e dai contenuti inediti rispetto alla recentissima rigidità.
SISTEMA DI CONTROLLO DELL'ORARIO DI LAVORO- La prima grande novità tocca un tema particolarmente sensibile per i dipendenti: il meccanismo di controllo dell’orario di lavoro sarà rivisitato. Dopo l’inchiesta sull’assenteismo ‘Cartellino Rosso’, che ha colpito sia l’Asp di Catanzaro e sia l’azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio, per la commissione prefettizia, e in particolare per il componente Salvatore Gullì, l’introduzione di una stretta era diventata un mantra. Alla fine, ne uscì fuori un sistema parecchio ingessato che si prestava anche a paradossi che, soprattutto per i sanitari, sono stati complicati da digerire. Il dg f.f. Lazzaro, di fronte ai sindacati, ha promesso che si cambierà registro rispetto all’impostazione voluta dai prefetti. La principale novità, che dovrebbe essere recepita in una delibera, aprirà ai dirigenti medici la flessibilità in entrata ed in uscita di un’ora e l'orario accumulato in eccedenza al debito giornaliero potrà essere compensato su base mensile. Flessibilità comunque non significherà liberi tutti. Infatti, ci sarà comunque la verifica puntuale ed inflessibile del debito orario e della rilevazione con metodi automatizzati ed omogenei di rilevazione di presenze, assenze e dei permessi. Inoltre, l’orario ‘aggiuntivo’, reso per esigenze cliniche assistenziali improrogabili, che non sarà retribuibile come straordinario per insufficienza del fondo ad hoc di disagio, tuttavia sarà compensato nel bimestre successivo, fatta salva la funzionalità del servizio. La compensazione si attiverà a richiesta su base oraria e non di recupero compensativo giornaliero, fatta salva l erogazione puntuale della continuità assistenziale.
CAPITOLO PREMIALITA' 2018 E OIV- Nell’incontro sono stati affrontate altre spigolosità non risolte nella precedente gestione. Ad esempio, sulla premialità del 2018 è stato lasciato intendere che, dopo le vicissitudini legate anche alla composizione dell’OIV, sarà finalmente liquidato nel mese di novembre.
PREMI COVID AGLI EROI- È stato anche affrontato il nodo delle premialità per gli eroi del Covid, mai liquidate nelle Asp e nelle aziende ospedaliere regionali. Durante l’incontro è uscito fuori che dei circa 950 mila assegnati all’Asp di Catanzaro con il Dca 34 la quasi totalità erano già stati spesi per pagare gli straordinari e le prestazioni aggiuntive per eseguire tamponi e per la vaccinazione. Ben 700 mila euro già spesi e che, per di più, adesso non avrebbe più copertura finanziaria. Sull’impiego della somma residua di circa 250 mila euro ne è scaturita una discussione. L’ipotesi sul tavolo è quella di arrivare comunque alla distribuzione delle risorse seconde le tre fasce di rischio Covid stabilite dall’accordo regionale. È evidente però come l’esiguità dei soldi diminuirebbe notevolmente gli importi inizialmente preventivati. Problema che pare stia emergendo in tutte le altre aziende regionali. Per i sindacati ovviamente sarebbe soltanto un anticipo, ossia un acconto a concorrenza dell'intera quota budget di 16 milioni di euro ( 8 più 6 milioni dei DL 18 e 34/20 più i 2 milioni di risorse aggiuntive regionali) da riservare a tutto il personale (solo) dipendente per il periodo marzo/giugno 2020 delle Asp e delle aziende ospedaliere calabresi.
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