Asp di Crotone, si scatenano le polemiche attorno al nuovo atto aziendale

Ancora non è stato formalmente adottato, ma il nuovo atto aziendale dell'Asp di Crotone fa già discutere. Nonostante il parere favorevole della conferenza dei sindaci, incassato prima di ferragosto, nelle scorse ore cinque sigle sindacali hanno mosso una quindicina di censure. 

Oltre a contestare 'l'arbitraria' istituzione di strutture complesse e strutture a valenza dipartimentale, l'indice si pone contro l'accorpamento della farmacia territoriale con quella ospedaliera. Si rileva anche il mantenimento di Medicina nucleare come complessa, sebbene la struttura sia chiusa da anni, la mancata valorizzazione di determinati servizi con numeri di riguardo e il declassamento di Malattie infettive. 

E, ancora, non è stato preso bene il 'depennamento' del CUP (centro unico prenotazioni). In una prima versione, rientrava fra le strutture all'interno del dipartimento staff come 'Politiche e strumenti per l'accesso', in una seconda spariva come se nulla fosse. Una struttura importante per abbattere le liste d'attesa, che sono diventate un'emergenza del servizio nazionale sanitario come dimostrano i provvedimenti ad hoc adottati dal governo. 

A seguito delle rimostranze, dai vertici dell'Asp sarebbero arrivate rassicurazioni sul fatto che dovrebbe trattarsi di refusi. Magari possono essere anche 'sviste', ma c'è chi sospetta che dietro possa esserci qualche manina mossa da spirito vendicativo. 

Ad ogni modo, lo si capirà non appena l'atto aziendale sarà effettivamente deliberato perché se era un semplice refuso si può benissimo correggere.  (g.r.)

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