Il dipendente: "Ho segnalato io il malfunzionamento del "marcatempo"; Il direttore medico: "Avevo segnalato il monte orario retribuito e non eseguito all'ufficio personale"
11 giugno 2020 20:58di EDOARDO CORASANITI
Entrambi si difendono e lo fanno con produzione documentale: Antonio Gallucci, 54 anni, di Soverato, direttore medico del presidio unico dell'Asp di Catanzaro e Rosario Tomarchio, 56 anni, di Soveria Mannelli, impiegato e addetto amministrativo all’archivio delle cartelle cliniche a Girifalco, oggi si sono trovati davanti al giudice delle indagini preliminari e al pubblico ministero, Chiara Bonfadini, che li accusa di truffa e abuso di ufficio in concorso per la vicenda delle 126 ore e 11 minuti di assenze non giustificate dal luogo di lavoro e un ingiusto profitto per un totale di 11mila euro circa (somma sequestra. Al centro della vicenda c'è Tomarchio, il quale si sarebbe fatto "coprire" da Gallucci, suo superiore e suo presunto complice secondo la Procura guidata da Nicola Gratteri (LEGGI QUI).
L'impiegato si sarebbe assentato anche per sei ore dal posto di lavoro o timbrare il cartellino all'ospedale di Soveria Mannelli, Catanzaro Lido e Lamezia Terme. Secondo le indagini che dovranno essere provate in dibattimento, anche attraverso soste al bar, visite alla mamma, giri in auto con figlio e fratello, trasferte alla Cittadella Regionale.
Difeso dall'avvocato Aldo Ferraro, Tomarchio ha presentato gli ordini di servizio che lo avrebbero autorizzato agli spostamenti durante le ore lavorative. E c'è di più: è stato lo stesso 56enne di Soveria Mannelli che aveva sollecitato la struttura per riparare il "marcatempo" (supporti per rilevare l'orario di lavoro del personale lavoratore dipendente).
Gallucci, invece, difeso da Enzo Galeota, ha sottolineato che aveva presentato nei confronti di Tomarchio un addebito per il monte orario retribuito e non eseguito: situazione che lo stesso dipendente chiarisce (proprio con gli ordini di servizio) all'ufficio del personale nell'ottobre successivo. Il ragionamento di Gallucci è il seguente: aveva attivato ogni procedura di sua competenza.
Ora la palla passa al Gip, il quale dovrà valutare la richiesta di sospensione di un anno avanzata dalla Procura.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736