"Riteniamo di intollerabile gravità la situazione creatasi per un bacino di utenza come quello che interessa gli abitanti del Comune di Carlopoli, finora in cura presso la dottoressa Domenica Caridi e che adesso rimane totalmente privo di un servizio tanto importante quanto indispensabile", così scrivono i consiglieri comunali di Carlopoli, Raffaele Arcuri, Maria Antonietta Sacco e Mario Talarico, in una lettera indirizzata al sindaco del Comune, al Prefetto di Catanzaro e al Commissario ad Acta del Dipartimento Tutela della Salute, in merito all'assenza di un medico di base nel territorio comunale.
"Proprio in questi giorni in tanti hanno segnalato tale disservizio che si aggiunge all’assenza di altri servizi sanitari come ad esempio quella del pediatra, in un contesto dove la viabilità è problematica ed i trasporti pubblici completamente inesistenti. Queste carenze, giorno dopo giorno, rendono sempre più invivibile il territorio, mettendo alle strette la popolazione locale e generando nuovi fenomeni di emigrazione verso i centri urbani più grandi. Ancor più grave è il fatto che i cittadini ad essere penalizzati per primi siano i più anziani e quelli che soffrono di patologie importanti", questo il quadro della situazioni illustrato dai consiglieri comunali.
"L’imperativo è uno solo: opporsi all'inconcepibile mancata sostituzione del medico di base e condurre una vera e propria battaglia popolare, coinvolgendo cittadini, partiti, associazioni. L’assenza di un medico di base, per una comunità come la nostra, crea disagi notevoli a chi deve recarsi, per un consulto o una visita immediata, a Decollatura o Soveria Mannelli. Inoltre, in presenza di ghiaccio o neve, eventualità frequenti nelle nostre zone, un cittadino impiegherebbe ottimisticamente più di quarantacinque/cinquanta minuti per raggiungere il primo presidio medico. A ciò si aggiunga che, la consapevolezza di non poter disporre di un sevizio di attività assistenziale in loco comporterebbe tra l’utenza più anziana anche il generarsi di crisi d'ansia, ed in caso di malore la stessa dovrebbe rivolgersi ai vicini di casa oppure all'Ente comunale che non sarebbe in grado di sopperire al disagio con mezzi e risorse proprie", si legge nella lettera.
"I medici di base che già operano sul territorio non sono in grado di assistere un così nutrito bacino di pazienti in quanto uno è già “saturo” e l’altro andrà in pensione a breve. Di fronte a questo scenario non si può restare indifferenti e soprattutto non si può non chiedere, a chi di competenza, di assumersi tutta la responsabilità derivante dal verificarsi di eventuali gravi episodi, dovuti al mancato soccorso o di ritardi nel prestare cure urgenti. A tal fine è indispensabile alzare la voce in difesa del diritto alla salute e ribadire che è necessaria la presenza in loco di un servizio primario come questo", continuano i consiglieri.
Le richieste, poi, dei consiglieri: "Chiediamo che vengano immediatamente intraprese tutte le iniziative, anche legali se necessario, in considerazione del fatto che Carlopoli è il Comune collocato ad una maggiore altitudine rispetto a tutto il resto del comprensorio e che, pertanto, è già penalizzato dal punto di vita logistico e meteorologico. Facciamo presente che noi sottoscritti abbiamo sempre avuto a cuore la salute e la sicurezza dei cittadini intervenendo, spesso in prima persona, per rimuovere gli ostacoli e risolvere le situazioni di disagio che si sono verificate negli anni passati, consentendo la permanenza della guardia medica nel Comune, attivando il centro prelievi per gli anziani, il servizio di recapito dei medicinali e il ritiro dei farmaci presso la farmacia territoriale. Rivolgiamo il presente appello alle autorità competenti affinché pongano tempestivamente rimedio a quanto finora esposto".
In conclusione: "Qualora le nostre richieste rimanessero inevase, rivolgiamo altresì l’appello a tutti i cittadini del territorio per dare il via ad una mobilitazione di enti, sindacati, associazioni, a difesa dei livelli minimi di prestazione sanitaria che nelle zone montane non possono essere trascurati fino a questo punto. Invitiamo il Sindaco ad attivarsi immediatamente al fine di organizzare un incontro con il Prefetto, il Commissario straordinario dell’Asp ed ogni altro possibile interlocutore affinché si possa intervenire risolvendo tempestivamente la situazione di disagio e disservizio che si venuta a creare, soprattutto in vista dell’approssimarsi del rigido inverno tipico dei comuni di montagna, e in considerazione della disastrata viabilità che caratterizza il nostro territorio".
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