"In un sistema democratico, il sindaco e il consiglio comunale sono pilastri della governance locale, incaricati di garantire trasparenza e processo decisionale collettivo. Tuttavia, quando un sindaco evita di far convocare la massima assemblea comunale ed evita il dialogo, e taccia chi lo critica di essere strumentale, mina gravemente la democrazia ed il dibattito. Senza la supervisione del consiglio, le decisioni diventano arbitrarie ed egoistiche.
L’assise cittadina non viene convocata dal 25 novembre 2024 e nessuna comunicazione di una imminente convocazione è ancora giunta ai consiglieri, quindi passeranno almeno 3 mesi dall'ultima riunione". Lo scrive Francesco Assisi, consigliere comunale di Forza Italia.
"Come mai il sindaco e la sua (mini)maggioranza sfuggono al doveroso confronto pubblico? Temono che in quella sede possano emergere tutte le falle di una gestione fallimentare? O, addirittura, sono terrorizzati che in quella sede l’opposizione possa compattarsi e raggiungere la quota di 17 consiglieri dimissionari togliendogli la dorata poltrona da sotto il sedere?
In realtà tutte le opzioni sono valide, ma soprattutto temono di tornare al voto e quindi, siccome per poter rientrare nella finestra elettorale di giugno il comune deve cadere entro il 24 febbraio, vedrete che la convocazione del consiglio sarà fissata strumentalmente in una data successiva.
Inoltre, tale dolosa omissione potrebbe comportare un grave danno erariale per il comune di Catanzaro, atteso che già da dicembre sono pronte per essere votate delle pratiche di debiti fuori bilancio relative a spese di giustizia in seguito a sentenze che vedono il comune soccombente e se non vengono deliberate in consiglio gli uffici non possono procedere al pagamento. Ebbene, diversi creditori del Comune a causa della intenzionale insolvenza dell’amministrazione comunale, stanno procedendo ad attivare le procedure di pignoramento che comporteranno un maggiore aggravio di spese per il comune. Se ciò dovesse accadere, in forza dell’onestà intellettuale che mi ha sempre contraddistinto, presenterò un esposto alla Procura della Corte dei Conti competente a giudicare sui danni patrimoniali cagionati dagli amministratori ed i questo caso ritengo che a pagare dovrà essere anche la parte politica che ha tenuto una dolosa condotta omissiva paralizzando l'attività amministrativa.
Ora mi aspetto che i ventriloqui del sindaco replichino a questo articolo, come sempre senza entrare nel merito delle mie legittime contestazioni e/o sostenendo che con questi articoli faccio una cattiva pubblicità alla città o peggio ancora che siamo livorosi.
La verità è che a Catanzaro la democrazia negli ultimi mesi è stata calpestata, mutilando le prerogative dell’opposizione e trattando di fatto la cosa pubblica come proprietà privata, tant'è che neanche le istanze di accesso agli atti vengono riscontrate.
Io, insieme a tutto il Gruppo di Forza Italia, continuo a sperare che entro il 24 febbraio si riescano a coalizzare 17 consiglieri che prendano pubblicamente le distanze da questa amministrazione deludente in ogni settore presentando le dimissioni, al contrario tutti coloro che decideranno di rimanere colpevolmente passivi saranno complici di questa agonia che porterà definitivamente al tracollo della città".
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