Associazione Luca Coscioni, il bilancio delle attività per le Disposizioni Anticipate di Trattamento (DAT)

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  10 settembre 2022 11:59

Da febbraio 2022 l’Associazione Luca Coscioni, insieme a decine di volontari e volontarie, con l’aiuto delle Cellule locali, ha promosso un accesso agli atti generalizzato per richiedere a 4.362 Comuni italiani (il 55% del totale) quante DAT (Disposizioni Anticipate di Trattamento) sono state ricevute dai Comuni dall’entrata in vigore della legge a oggi e quante di queste sono state trasferite alla Banca dati nazionale. L’iniziativa è tuttora in corso e punta ad allargare l’indagine sulla totalità dei comuni italiani. La banca dati DAT ha la funzione di raccogliere copia dei testamenti biologici depositati, garantirne il tempestivo aggiornamento in caso di rinnovo, modifica o revoca delle DAT, assicurare la piena accessibilità delle DAT sia da parte del medico che ha in cura il paziente in situazioni di incapacità di autodeterminarsi, sia da parte del disponente che del fiduciario eventualmente da lui nominato. Dall’indagine sono emersi, purtroppo, notevoli ritardi nell’inserimento da parte dei Comuni delle DAT nella Banca dati nazionale: solo l’88% delle DAT depositate nei Comuni è effettivamente entrata all’interno della Banca dati.  

In Calabria la campagna di raccolta al momento copre il 44,06 % dei comuni. Su una popolazione maggiorenne residente pari a 1.056.845 sono state depositate 3.034 DAT e solo 1.944 sono state trasmesse alla banca dati nazionale. Gli accessi agli atti realizzati con la collaborazione della Cellula Coscioni di Reggio Calabria hanno riguardato i comuni delle province di Reggio Calabria e Vibo Valentia. Nella provincia reggina hanno risposto all’accesso agli atti 74 comuni sui 97 interpellati, sono state depositate 1.203 DAT e solo il 27,12 % di queste sono state trasmesse alla Banca dati Nazionale (pari a 320 DAT). Nella provincia vibonese, invece, hanno inviato i dati 39 comuni sui 50 coinvolti nell’accesso agli atti, sono state depositate 374 DAT e 351 sono state trasmette alla Banca dati.

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I dati pubblicati sul sito associazionelucacoscioni.it evidenziano delle criticità sull’inserimento delle DAT nella Banca dati nazionale, dovute alla mancata formazione del personale da parte dei Ministeri competenti. Ciò che manca è una effettiva campagna informativa e istituzionale sui diritti nel fine vita. Le informazioni ufficiali sui diritti dei cittadini, soprattutto nella fase della malattia del fine vita, sono, infatti, ancora poco diffuse, sia per i percorsi di cura che per l’assistenza, nonostante le leggi esistenti su consenso informato, disposizioni anticipate di trattamento e cure palliative.

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Per questo, come Cellula Coscioni di Reggio Calabria organizziamo periodicamente dei tavoli informativi sui diritti sul fine vita. Garantire la piena accessibilità delle DAT rappresenta un passo in avanti importante per l’Italia, non solo dal punto di vista legislativo, ma anche sociale ed etico.

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