L'associazione Ponte Morandi critica l'esiguità delle 493 assunzioni previste dal Programma Operativo firmato dai commissari governativi.
"Chi continua a pensare che i calabresi siano poco intelligenti, sta facendo solamente un autogol Certamente, come si suol dire, è meglio feriti che morti, ma non possiamo saltare dalla gioia, in quanto con un numero di previste assunzioni così misero, con i pensionamenti che susseguiranno in questi altri due anni, si parla di un centinaio di unità pronti ad andare a riposo, si potrebbe sanare solamente il presidio ospedaliero Pugliese/Ciaccio e l’ASP di Catanzaro, lasciando completamente scoperti i presidi di Crotone, Cosenza Reggio Calabria e Vibo Valentia", lo scrive l'associazione Ponte Morandi.
"A cosa è servito commissariare la sanità in Calabria? Mi sarebbe piaciuto poter leggere quali risultati siano stati raggiunti nella sanità calabrese dall’inizio del commissariamento ad oggi, e quanto sia costato a noi cittadini tale presa di posizione, da parte di chi ha avuto la responsabilità di governo per decidere ciò?", prosegue il presidente Elio Mauro.
"Siamo alla frutta, si scende in piazza per contestare solamente interessi politici personali, ma non si muove foglia se si rischia di morire per la mancanza di assistenza sanitaria, di posti letto negli ospedali, per mancanza di medicine, per lunghi mesi di attesa per le visite specialistiche, un servizio pagato e strapagato da tutti noi cittadini, come entrare in un supermercato per fare la spesa, e alla cassa ti fanno pagare comunque un conto salato, senza aver comprato nulla!", chiosa la nota.
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