Associazione ProSalus sull'ospedale della Piana. "Lavori in ritardo, bisogna cambiare passo radicalmente"

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L'ospedale della Piana di Gioia Tauro
  24 settembre 2020 09:53

L'associazione ProSalus mette nel mirino i lavori dell'ospedale del nuovo Piana di Gioia Tauro e dà conto di un confronto, avvenuto ieri, con il dirigente regionale.

"Nel pomeriggio di ieri, 23.09.2020, si è svolta la seduta del tavolo tecnico per seguire l'iter procedimentale del Nuovo ospedale della Piana in modalità differita, tra il responsabile del settore edilizia sanitaria della Regione Calabria, Ing. Pasquale Gidaro, ed una delegazione dell’Associazione  ProSalus, che per disguidi tecnici non aveva potuto partecipare all'incontro di ieri 22 settembre.

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Questa associazione aveva richiesto la convocazione del tavolo tecnico in data 07.09.2020, chiedendo informazioni circa:

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  1. a) lo stato dei lavori in corso sul sedime del Nuovo Ospedale per l’asportazione dei tuboli di irrigazione di

interesse archeologico e ogni altro tipo di intervento preliminare sul terreno; previsione termine lavori;

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  1. b) lo stato del procedimento per l’asportazione dei tralicci elettrici attualmente insistenti sul terreno e tempi dei relativi lavori;
  2. c) lo stato dei progetti, (definitivo ed esecutivo), e procedimento di validazione/verifica;
  3. d) ulteriori adempimenti della Regione, di altri enti ed istituzioni o della impresa concessionaria necessari

per consentire la consegna dei lavori;

  1. e) ogni altro dato od informazione non ricompresi ai punti precedenti, che si riterranno utili per avere piena

conoscenza dello stato complessivo del procedimento, di eventuali difficoltà e problematiche che

ancora ostano alla detta consegna dei lavori ed all’apertura del cantiere.

 

Relativamente allo stato dei lavori inerente la fase di asportazione dei tuboli, già iniziata lunedì scorso, il termine ultimo dell'operazione con conseguente parere della sovrintendenza è fissato in 90 giorni totali,  ipotizzando anche una chiusura delle operazioni in tempi più celeri. Ci è stato anche confermato che le verifiche ordigni bellici si sono concluse con esito negativo; le stesse hanno riguardato l'intera area, non solo le parti interessate dagli scavi archeologici;

Abbiamo manifestato le nostre doglianze circa la  lentezza dei lavori finora svolti oltre alla insufficienza/carenza dei mezzi impiegati in cantiere. Riteniamo che l'impiego di un maggior numero di uomini e mezzi possa velocizzare l'esecuzione dei lavori di che trattasi.

Ancora.

Abbiamo appreso che è in corso di perfezionamento  la convenzione tra Regione Calabria e Terna per la rimozione dei tralicci elettrici attualmente insistenti sul terreno. All'uopo saranno ravvicinati e continui i contatti con la Regione Calabria sino alla loro definitiva asportazione dal sito.

Abbiamo manifestato ancora una volta la nostra risolutezza nell'evitare ulteriori ritardi legati alla chiusura della fase progettuale definitiva e alla successiva esecutiva.

In tal senso abbiamo chiesto, oltre allo stralcio di parti delle opere in progetto, il compimento in parallelo di più adempimenti al fine di scongiurare ritardi su ritardi che vanno ad aggiungersi ai quasi 13 ANNI  di attesa, sottolineando ancora una volta che la nostra vigilanza sarà serrata.

Inoltre, abbiamo sottolineato come la nostra attenzione relativa alle vicende contrattuali in corso è e sarà massima. Il riferimento è agli attuali lavori in corso e al contratto di concessione avente ad oggetto la costruzione vera e propria dell'opera. Ognuno deve e dovrà fare la propria parte: la Regione Calabria, le imprese e tutti gli altri Enti coinvolti nell’iter. Non faremo sconti a nessuno".

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