La sezione giurisdizionale della Corte dei Conti calabrese ha assolto dieci dirigenti dell'Asp di Reggio Calabria accusati di aver provocato un danno erariale di oltre 21,5 milioni di euro.
L'accusa mossa dalla Procura - rivolta ai singoli avvocati dell'Asp e ai dirigenti del settore economico finanziario nel periodo dal 2008 al 2014 - era quella di non essersi costituiti nei giudizi di opposizione ai decreti ingiuntivi (dapprima) nonché (successivamente) non aver proceduto al pagamento dei relativi titoli esecutivi, passati in giudicato, in tal modo causando il sistematico ricorso allo strumento dell’ottemperanza con conseguente nomina di commissari ad acta. Nel dettaglio la Procura ha contestato n. 181 delibere di commissari ad acta, le quali hanno determinato la condanna dell’ASP di Reggio Calabria a interessi moratori, rivalutazione e spese legali. In sostanza, non si contestava il debito bensì l'inerzia degli stessi a effettuare il pagamento o addivenire a una soluzione extra-giudiziale a titolo di colpa grave. Colpa grave che non è stata ravvisata dal collegio giudicante, sulla base dell'analisi delle disposizioni di servizio adottate in quegli anni sulle competenze amministrative nei vari procedimenti.
"Invero, la Procura - si legge nel dispositivo - non ha esplorato come e quando ciascun decreto ingiuntivo sia stato portato all’attenzione dei singoli Uffici; non ha accertato, per ciascuno di essi, se fosse stato supportato dalle condizioni legittimanti il pagamento; non ha nemmeno costruito la quantificazione del danno avendo riguardo agli importi, alle date di notifica e all’ambito territoriale dei decreti ingiuntivi notificati durante lo svolgimento del servizio di ogni singolo convenuto, imputando invece a ciascuno di essi una quota del danno complessivo, secondo un sistema di calcolo
ponderato".
Non solo la il collegio ha assolto i convenuti accusati danno erariale per 21,5 milioni di euro complessivi nei confronti dell'Asp di Reggio, ma sarà lo stesso ente a doversi fare carico delle spese legali dagli stessi sostenute. A Magda Santagati (difesa dall’Avv. Domenico Iofrida), Rosa Lombardo (difesa dall’ Avv. Gaetano Carnà e dall’Avv. Francesco Carnuccio) e Fortunato Luvarà (difeso dall’Avv. Aldo Raffaello Abenavoli e dall’Avv. Concettina Scopelliti), 13.064,00 euro, per Mario Annibale Neri (difeso dall’Avv. Giuseppe D’Ottavio) la somma di 3.151,00 euro, per Giovanna Nania (difesa dall’Avv. Giuseppe Màcino) 4.574,00 euro, per Francesco Consiglio (difeso dall’Avv. Gaetano Callipo) 7.730) ,00 euro, per Guido Borrelli (difeso dall’Avv. Demetrio Spanti7.730,00 euro, per Pasquale Staltari (difeso dall’Avv. Natale Polimeni) 5.946,00 euro per Antonio Vartolo (difeso dall’Avv. Carmelo Chirico) 4.574,00 euro e per Angela Minniti (difesa dall’Avv. Rosario Maria Infantino) 1.238,00 euro. (g.r.)
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