Assoluzione Marilina Intrieri, Speziali: "Mai avuto dubbio sulla sua innocenza"
Vincenzo Speziali
15 luglio 2025 14:31di VINCENZO SPEZIALI
Pur premettendo e riconfermando con orgoglio e determinazione, la personale notoria e storica amicizia -anche dei miei genitori e di tutti i miei familiari- con l'On. Marilina Intrieri, posso senza tema di smentita, proprio per questo, aggiungere quanto mai e poi mai, ho avuto dubbi, conoscendola benissimo, circa la sua innocenza, in questo assurdo, surreale, grottesco, pantomimico, procedimento, da cui ne esce, a testa alta e con conclamata sentenza di innocenza.
Anzi, dirò altre due cose: 1) ero io presente, quando inviò le sue dimissioni, in modo ufficiale e soprattutto, cronologicamente, ben prima del tempo su cui è stato basato da codesto PM l'atto di incolpazione (lei, signor Pubblico Ministero, abbia la compiacenza, al pari di molti suoi colleghi, di appurare preliminarmente, parimenti a quanto la legge impone, fatti ed eventi e cerchi pure, per le prossime volte di conoscere la storia della gente); 2) sempre io, sono testimone, nonostante il dignitoso tono tenuto da Marilina, nonostante in fondo al cuore, è rimasta allibita (ed io con lei) da suddetta 'discutibile carnevalata', principalmente perché ha sempre avuto e ha sempre difeso, i comportamenti legalitari, cercando di battersi, lecitamente e nel solco delle normative vigenti, a favore del suo territorio.
E per dirla tutta, sempre la mia amica Marilina, da Consigliere, Assessore e Capogruppo Comunale a Crotone, poi 'Deputata', Presidente di Gruppo e di Commissione alla Regione, continuando da Dirigente Nazionale di Partito e infine come Parlamentare o Garante calabrese dei minori, ha osservato e ottemperato all'art. 54 della Costituzione, ovvero svolgendo i suoi incarichi "...con disciplina ed onore".
A Marilina, perciò, non mi sento di inviare pubbliche, né private felicitazioni, perché non ci si congratula, per una ovvia assoluzione, semmai, principalmente, in questo nostro Paese, non possiamo abituarci a subire processi, basati sul nulla, oppure sulle suggestioni arbitrarie di chicchessia.