di GABRIELE RUBINO
Il parere della Funzione Pubblica non è arrivato. Quindi la saga delle stabilizzazioni, almeno per una parte del contingente di precari (ed indirettamente idonei) del Pugliese proseguirà ancora. L'azienda ospedaliera prende tempo e decide di prolungare la partita di altri 20 giorni. Si parte dal dato complessivo: una settimana fa si sono rotti gli indugi stabilendo che il piano delle assunzioni prevede 190 contratti a tempo indeterminato. La priorità spetta alle stabilizzazioni, in assenza di requisiti parte lo scorrimento delle graduatorie vigenti. La platea dei precari da stabilzzare si divide in due tronconi. Coloro che hanno i requisiti da ultima legge Finanziaria (36 mesi al 31 dicembre 2019) e coloro lo avrebbe da Milleproroghe (36 mesi al 31 dicembre 2020). Per i secondi il problema è che non è chiaro se la norma si applichi anche alla Sanità, da qui la richiesta di chiarimento alla Funzione Pubblica.
Di certo c'è che la prima tranche di precari, quelli che hanno i requisiti da Finanziaria, otterranno sicuramente il contratto a tempo indeterminato. Sono questi: 3 medici, 34 infermieri, 2 Oss e un'ostetrica ed un tecnico audiometrista. Quelli che potrebbero ottenere il requisito da Milleproroghe sono invece: 10 medici, 30 infermieri, 2 ostetriche e 2 tecnici perfusionisti. Il resto per arrivare al totale di 190, (una quarantina di Oss e 14 tecnici di laboratorio) saranno presi dalle graduatorie o sono procedure di mobilità. E' evidente che se la Funzione Pubblica dovesse sbarrare la strada al secondo contingente di precari, saranno chiamati proporzionalmente gli idonei.
E' tutta qui la faida interminabile che da anni riguarda l'azienda ospedaliera di Catanzaro. Ora è tutto appeso al parere governativo che è atteso per la prossima settimana. Per una ottantina di persone (metà precari e metà idonei) è l'atto del dentro o fuori.
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